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Covid: da FdI le proposte a Conte

Emergenza Covid: le proposte Fdi

Da Fdi 100 ore di presidio permantente Meloni: “Collaborazione non è vedersi, dite sì a proposte serie contro l’emergenza Covid

Cinque proposte concrete su cui incalzare il governo, al di là delle formule, siano esse commissioni bicamerali, cabine di regia o capigruppo unificate. E’ la sfida che la leader di FdI Giorgia Meloni ha lanciato oggi al premier Giuseppe Conte e al governo sull’emergenza Covid.

Le proposte di Fdi sull’emergenza Covid sono state presentate in una conferenza stampa nella sede del partito. Vi hanno partecipato anche i capigruppo di Camera e Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani. Tutto dopo aver raccolto elementi dal presidio permanente che Fratelli d’Italia ha tenuto in piazza Capranica.

Il presidio si è tenuto da martedì 27 ottobre a venerdì 7 novembre, tutti i giorni dalle 9 alle 19. 100 ore di maratona in cui abbiamo ascoltato oltre 500 rappresentanti di associazioni e categorie. “Si è spaziato fra i problemi che attanagliano le categorie e le famiglie”, ha spiegato la componente del dipartimento organizzazione On. Augusta Montaruli. Il presidio è stato seguito sui social network da un milione di persone.

Aiuti, sgravi, ammortizzatori. E assistenza ai deboli

Entrando nel merito delle proposte avanzate da Fdi per contrastare l’emergenza Covid, la prima riguarda il Dl ristori. “Noi pensiamo che si debbano allargare i contributi previsti a tutte le attività che abbiano avuto una contrazione del fatturato superiore al 33% rispetto all’anno precedente”, ha detto Meloni. “Poi c’è la necessità di “lavorare sui costi fissi”, poiché “la logica del bonus è sbagliata e chi è chiuso, per esempio, non può pagare la Tari”.

Altra proposta di Fdi quella sul credito d’imposta: anche per gli affitti, “va esteso a tutte le attività con una perdita del fatturato superiore del 33%” per l’emergenza Covid. “E deve passare dal 60 al 100%”.

Inoltre, serve per Fdi “un sistema unico di ammortizzatori sociali” perché “tutti i lavoratori sono uguali e non deve esserci discriminazione tra autonomi e dipendenti. Chiediamo allo Stato – aggiunge Giorgia Meloni – di acquistare servizi da settori in crisi, penso ai trasporti e al coinvolgimento del privato, dai pullman ai taxi collettivi, agli Ncc”.

“Lo stesso con i Covid hotel che si possono utilizzare per ospitare chi ha bisogno di quarantena, o per mettere in sicurezza gli anziani”. Sempre sul fronte del lavoro, fra le proposte di Fdi anche quella che “il blocco dei licenziamenti si sovrapponga perfettamente alla Cig. Devono camminare di pari passo, perché attualmente non è così”.

“No polemica ma facciamo subito le cose che servono”

“Voglio sfidare il governo su alcune proposte molto concrete – per l’emergenza Covid, ha detto la leader di Fdi – su questioni sulle quali mi piacerebbe sapere cosa pensa la maggioranza”. “Su queste proposte concrete – ha aggiunto – siamo disponibili a confrontarci pubblicamente. Le presenteremo in Parlamento, ci mettiamo la faccia”.

Le proposte anti Covid di Fdi sono emerse dal presidio permanente. “Sono stati dieci giorni con moltissimi incontri, dibattiti e approfondimenti con tutte le categorie, non ci sono stati problemi, non ci sono stati assembramenti, non ci sono stati”.

“Il lavoro di Fratelli d’Italia – ha detto ancora Giorgia Meloni – è quello di trasformare la rabbia in proposta. Le responsabilità della situazione sono abbastanza evidenti ma non voglio fare polemica, voglio dimostrare la serietà con la quale Fdi ha tentato di lavorare per dare una mano”.

“La condizione perché cada il mio scetticismo verso la maggioranza – ha concluso Meloni – non è che Conte ci inviti per il te’ delle cinque, ma che si approvino le proposte di Fdi. Mi si dica dove devo portare queste proposte e io le porterò. Ma non è che se ci vediamo c’è collaborazione”.