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Casarini, la Ong e i pagamenti per portare immigrati in Italia

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“Festeggiamo a champagne”: le vergognose intercettazioni. Casarini esulta per i soldi arrivati alla Ong per portare immigrati in Italia

Soldi alla Ong e anche a Casarini per portare immigrati in Italia. «Domani a quest’ora potremmo essere con lo champagne in mano a festeggiare perché arriva la risposta dei danesi». «Abbiamo svoltato e possiamo pagare stipendi e debiti», «Mi sa che abbiamo fatto il botto».

Così festeggiava Luca Casarini: sono le frasi pronunciate dall’ex leader dei disobbedienti nelle intercettazioni dell’inchiesta della Procura di Ragusa pubblicate dagli organi di stampa.

Un caso vergognoso. Secondo i magistrati il gruppo danese Maersk versò 125 mila euro (anche a Casarini) per “scaricare” da una petroliera 27 immigrati che stava trasportando. A recuperarli fu la nave Mare Jonio che ha recuperato e poi portato in Italia con la sua ong Mediterranea nel settembre 2020.

I magistrati indagano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione. Insieme a Casarini sono indagate altre sette persone, fra cui l’ex consigliere regionale dei verdi Alessandro Metz e l’ex assessore a Venezia Beppe Caccia.

Casarini è stato consulente del ministro Livia Turco ed ha recentemente incontrato alla Camera esponenti della sinistra come Nicola Fratoianni e Matteo Orfini.

Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giornale del 27 marzo 2021: “L’operazione di trasbordo dei migranti in mare era stata resa trasparente da un trabocchetto”. La Mare Jonio “parte ufficialmente da Lampedusa «per consegnare 80 litri di benzina»”. Una versione ufficiale smentita dai fatti: eppure la Guardia costiera aveva diffidato la nave ad intervenire per recuperare immigrati. Tant’è che sulla vicenda ho presentato un’interrogazione parlamentare.

Le carte su come funziona il business

“A 12 miglia dalla costa italiana, però, si imbarcano in due sulla Mare Jonio per l’ispezione medica ed il trasbordo dalla Maersk Etienne. – scrive ancora Il Giornale – Dalla petroliera danese vengono fatti evacuare urgentemente una migrante «in presunto stato di gravidanza stimato al secondo trimestre» e il marito. Poi visitata in ospedale in Italia, si scopre che la donna non ha «nulla di patologico» e non è neppure incinta. Il giorno dopo, il 12 settembre, arriva l’autorizzazione a sbarcare a Pozzallo i 27 migranti trasbordati sulla Mare Jonio”.

“La nave danese viene così liberata dopo uno stop che ha rappresentato un danno economico notevole. «Libera» dopo oltre un mese di stop costato decine di migliaia di euro al giorno”. Ecco perché il gruppo, secondo i magistrati, avrebbe pagato soldi a Casarini e alla Ong per portare immigrati in Italia.

Meloni: “Ancora ombre sulle Ong, si scopra tutta la verità”

“Inquietanti aggiornamenti sulla vicenda della nave Mare Jonio, che gettano nuovamente ombre sull’operato di alcune Ong. – ha commentato Giorgia Meloni – Fratelli d’Italia da sempre denuncia i rapporti poco limpidi tra certi “professionisti dell’accoglienza” e immigrazione illegale. Vigileremo affinché si vada fino in fondo a questa vicenda per scoprire tutta la verità. Chi fa del business sulla pelle delle persone, merita tutto il nostro disprezzo”.

Oggi i magistrati hanno confermato il sequestro della nave che portava immigrati in Italia con Casarini e la Ong.

Per il capogruppo di FdI in Commissione esteri Andrea Delmastro i fatti “aprono uno squarcio a tinte fosche sul favoreggiamento della immigrazione clandestina a scopo di lucro”. “Come Fratelli d’Italia – aggiunge – siamo stati i primi a chiedere il sequestro della nave per evitare la reiterazione del reato da parte di finti paladini del solidarismo internazionale. Sequestrare le navi è l’unico strumento per contrastare chi lucra sull’immigrazione clandestina, chi sfida le nostre frontiere”.