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Musei: Renzi svende l’arte per ingraziarsi la Merkel

A gennaio Renzi ha invitato la Merkel a Firenze per il vertice bilaterale che si è svolto all’ombra del David, mostrandole le perle degli Uffizi e della Galleria dell’Accademia. Oggi il governo ha svenduto ai tedeschi la gestione di queste eccellenze mondiali per ‘ammorbidirli’ sui parametri europei da rispettare nella imminente legge di stabilità. 

Adesso sappiamo a cosa sia servita quella visita: Renzi ha barattato la sua permanenza sulla poltrona di Palazzo Chigi con le perle italiane dell’arte.
Renzi è così in difficoltà a fare i conti che pur di raggiungere i suoi obiettivi personali ha svenduto le eccellenze dei musei italiani. E’ un triste declino per l’arte. 
Il premier sta di fatto permettendo che la Germania si comporti con noi come con la Grecia. Non ci stupiremmo se presto iniziassimo a vendere anche le spiagge e le piazze più belle d’Italia. 
Renzi ha sempre preferito l’arrivismo personale e oggi conferma di non considerare in alcun modo l’interesse nazionale: il ‘provincialotto complessato’ usa i più bei musei italiani per accrescere il suo personale credito, in caduta libera in Italia e in tutto il mondo.