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MELONI A LIBERO: “LAVORO PER DESTRA SENZA GRILLINI”

Tre attacchi in una
settimana per Giorgia Meloni
, presidente di Fratelli d’Italia. Che in
un’intervista al giornalista Pietro Senaldi di Libero dice: “vogliono
colpirmi perché faccio paura, Fratelli d’Italia continua a
crescere
”.

Il
primo degli attacchi è arrivato dalla sinistra, con l’ex ministro
Calenda che l’ha definita “la versione burina del Ku Klux Klan” e
si è beccato una querela. Il secondo dall’alleato Tajani, vice
leader di Forza Italia il quale ha affermato che “la Meloni è una
giovane signora che non sa neppure dove sta di casa l’ Europa”. Lei
lo ha ignorato e ha detto che “non vuole sparare su un amico in
difficoltà”. Il terzo attacco da Lilli Gruber, che a 8 e mezzo
le ha istruito contro un processo da Santa Inquisizione in quanto
colpevole di “andare al Congresso delle Famiglie anche se non è
sposata”
Ci sono abituata, con me tutti si prendono delle libertà che con un uomo, e forse
anche con una donna di sinistra, non si prenderebbero mai. È come se
avessi appiccicata addosso una lettera scarlatta, anzi tre. Perché
non sono di sinistra, perché sono nata in un quartiere popolare e
non svacanzo a Capalbio e perché sono una donna ma comando. I veri
maschilisti stanno a sinistra, tant’è che io sono la sola leader
donna italiana, mentre nel Pd pensano che le donne debbano arrivare
da qualche parte solo grazie alle quote rosa, una concessione
maschile che io combatto.

Giorgia Meloni è
diventata un rivale da temere, combattere e criminalizzare, più o
meno come Salvini.
Mi attaccano perché
comincio a fare paura e hanno ragione. Fdi, con la Lega, è il solo
partito che sta crescendo, nei sondaggi e nelle urne. Il che peraltro
significa che è falso che la crescita di Salvini fagociti gli
alleati. Noi siamo la prova che nel centrodestra si può aumentare in
due. C’ è spazio per la famosa seconda gamba, e io sto lavorando per
allargarla il più possibile.

Ma perché uno di
centrodestra dovrebbe votare Fdi e non Lega?
Per avere una destra
senza grillini. La Lega sta pagando dazio al governo: ha approvato il
reddito di cittadinanza, le grandi opere e la Tav sono ferme, le
tasse sono aumentate e lo Stato è più aggressivo di prima con gli
imprenditori. Al governo ha le mani legate, i numeri in Parlamento
danno ragione a M5S. Ma se noi alle Europee cresciamo, allora l’
alternativa è possibile. Chi vuole liberarsi di Di Maio deve votare
Fdi.


Mi spieghi.
Finché Salvini cresce da
solo, può essere tentato di tirarla in lungo con M5S. Se però alle
Europee, dove Cinquestelle crollerà e la Lega andrà bene, noi
dovessimo crescere come credo, allora esploderà la contraddizione di
un governo e una maggioranza parlamentare che non rappresentano più
gli italiani e il leader della Lega sarà costretto a prenderne atto
perché da quel momento per gli elettori sarà lui il responsabile
dell’azione dell’esecutivo”.

Potrebbe
accontentarsi di un rimpasto che ne aumenti il potere.
I grillini sono di
sinistra, sono incompatibili con la Lega. Se Matteo ci governa
insieme da leader, si condanna a portare sulle spalle la
responsabilità dell’ immobilismo politico dell’ esecutivo
gialloverde e di politiche distanti anni luce da quello che ha
rivendicato nelle piazze. Se non c’è alternativa è un conto, ma se
Fdi cresce e un’ altra maggioranza diventa possibile, non può più
permetterselo.
Quanto siete vicini lei
e Salvini in questo momento?
Molto vicini. D’altronde
ci conviene. Matteo ha capito che gli italiani il 51% non lo danno a
nessuno. Non ce l’ha fatta la Dc, non ce l’hanno fatta neanche
Berlusconi e Renzi, non ce la può fare neppure lui.

In tutto questo Forza
Italia?
Io ambisco a essere il
secondo partito del centrodestra, e allo scopo ho allargato i confini
di Fdi a realtà diverse da noi. Il destino di Forza Italia lo
decideranno gli italiani nelle urne e i dirigenti azzurri.

Salvini dice di non
volere Berlusconi, e lei?
Io parlo anche agli
elettori di Berlusconi delusi, e vedo che diversi esponenti azzurri
per le Europee bussano alla nostra porta, perché preferiscono il
nostro progetto sovranista e conservatore all’europeismo di Tajani e
alla tecnocrazia che esso difende.


Già, Tajani: non è
andato leggero con lei?
Non ho replicato per
amicizia, anche elettoralmente poteva convernirmi. Evidentemente
tengo al centrodestra più di lui. Però, mi lasci dire, Antonio ha
preso una cantonata. Io so molto bene dov’è l’ Europa.

E parla fluentemente
inglese, come si è visto di recente al congresso dei conservatori in
Usa
Ho studiato lingue e
volevo fare l’ interprete, solo che la scuola migliore, a Trieste,
costava tre milioni l’ anno e non potevo permetterla, e ancora oggi
appena posso guardo i film in lingua originale. Ma l’ inglese l’ho
imparato soprattutto dalle canzoni, la mia grande passione.

Conosce altre lingue?
Al liceo ho studiato
anche francese. E poi parlo spagnolo, imparato alle Canarie, dove
viveva mio papà. Ho provato a studiare tedesco, ma non ce l’ ho
fatta, pur essendo una secchiona. Sono allergica alla Germania anche
sui libri.
Studia da ministro degli
Esteri?
Temo di non averne il
carattere. La diplomazia non è il mio forte, sono troppo diretta. La
politica estera però mi appassiona, anche se in Italia non la
sappiamo fare. Il massimo per i nostri politici è fare da
cheerleader ai premier stranieri. Io sono trumpiano, io putiniano, io
marconista Che tristezza per una nazione che è tra le prime otto
economie del mondo


Finché non si sposa non
può neppure fare il ministro della Famiglia
E perché? Un ministro
non porta avanti ciò che gli interessa ma ciò che ritiene giusto
per il Paese. Difendo le famiglie fondate sul matrimonio, quelle per
inteso tutelate dalla Costituzione, in quanto sono il più grande
ammortizzatore sociale italiano e la sola via per garantirci un
futuro. Ho un approccio laico alla famiglia, mi sta bene avere meno
diritti in quanto non sposata, accetto le conseguenze della mia
scelta. Non penso che qualunque desiderio debba diventare un diritto.



Ritiene tali le richieste
delle coppie omo?
La faccio breve: il vero
nemico della famiglia non sono i gay
E chi è allora?
Proprio in un’ intervista
a Libero, Pierluigi Diaco, omosessuale dichiarato e sposato, ha detto
che il Congresso di Verona non lo scandalizza, e solo per questo è
stato minacciato di morte. Come, sempre su Libero, ha affermato anche
Klaus Davi. Questo significa che tanti gay non condividono le
richieste del mondo lgbt. Contro le famiglie non si sono schierati i
gay ma i portatori del pensiero unico dominante e gli sponsor della
finanza speculativa, ovverosia il Pd e certe femministe. Più i
grillini, che non capiscono più neppure quello che fanno. C’ è un
progetto globalista per distruggere famiglia, religione, nazioni,
tutto ciò che è identitario e trasformare l’ umanita in numeri, un
esercito di consumatori sradicati e manipolabili.


Perché mercoledì va in
Polonia?
Incontrerò Alexander
Kaczynski, presidente del partito che foverna la Polonia, come l’
anno scorso sono andata a Budapest da Orban. Sono due esempi di come
si può stare in Europa a testa alta e crescendo in economia.
Appartengo alla famiglia dei conservatori, che pensano a un’ Europa
che sia una Confederazione di Stati liberi e non di nazioni
sottomesse agli eurocrati di Bruxelles. Dopo il voto di maggio, noi
conservatori saremo fondamentali per una maggioranza diversa, che
vada dai popolari ai populisti.


Il leader del Ppe, Weber,
dice che non vuol governare con le destre.
Anche Salvini diceva di
non voler governare con Di Maio, e viceversa. In campagna elettorale
si dicono delle cose; ma la politica è l’ arte di mettere insieme i
numeri, quindi a volte poi se ne fanno altre.
Perché M5S è crollato?
Promette tutto, non è
capace di fare nulla, è privo di visione e adesione valoriale.
Avevano solo l’onestà, dopo il caos romano gli sono rimasti
unicamente gli spettacoli di Grillo, che peraltro è il primo dei
grillini pentiti.