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Malore dopo il rave, le autorità indaghino sugli organizzatori di Canapisa e Comune


Episodio frutto della tolleranza degli enti locali, che per cercare il voto dei giovani legittimano lo sballo e distruggono vite.


Indagare gli organizzatori della manifestazione “Canapisa” e coloro che hanno dato i relativi permessi, per i danni causati alla ragazza fiorentina di 22 anni ricoverata in gravi condizioni a Cisanello per abuso d’alcol e droga dopo aver partecipato alla kermesse antiproibizionista a Pisa. L’episodio è il frutto della tolleranza con cui gli enti locali hanno permesso agli organizzatori di allestire un evento esplicitamente correlato al consumo di sostanze stupefacenti. Tutti sapevano che ‘Canapisa’ si sarebbe concluso con un rave party a cielo aperto, e lo dimostra il gran lavoro effettuato dalle forze dell’ordine. Ma il problema è a monte: pur di cercare di intercettare il voto dei giovani toscani, qualcuno negli enti locali ha preferito legittimare ancora una volta lo sballo, pur sapendo che così si distrugge un’intera generazione di ragazzi. Ecco perché chiediamo che le autorità indaghino gli organizzatori di Canapisa e il Comune di Pisa, e che gli enti locali smettano una volta per tutte di guardare dall’altra parte e si assumano le proprie responsabilità, iniziando col negare ogni appoggio ad eventuali prossime edizioni della manifestazione.