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La tassa sul cancro è veramente troppo!

In Toscana dal 3 settembre esiste la “tassa sul cancro”.
Nella guerra delle parole, in cui la sinistra è maestra, hanno provato a nascondere questo indecente balzello sotto la dicitura “contributo fisso sulla digitalizzazione delle procedure di diagnostica”. Un abile esercizio linguistico.
In pratica un malato di cancro che deve fare una mammografia, un’ecografia, una TAC o una risonanza magnetica deve pagare 10 euro per ogni esame. Che sia ricco o povero non importa: sempre 10 euro.
Non si tratta del solito ticket, è un costo aggiuntivo che deve pagare sia chi è esente sia chi ha già pagato il ticket.

Per giorni la Regione aveva detto che avrebbe esentato i malati cronici che fanno ripetutamente esami, ma poi retromarcia: tutti i malati di cancro devono pagare 10 euro ogni esame. Unici esentati cassintegrati e invalidi civili e di guerra.

Qualsiasi parola a commento sarebbe troppo generosa.

Dobbiamo mobilitarci in ogni modo possibile per costringere la Regione a ritirare immediatamente la “tassa sul cancro”.

A livello istituzionale l’amico Stefano Mugnai da vicepresidente della commissione Sanità ha presentato una mozione che presto verrà votata in consiglio, ma per sostenere l’attività istituzionale è necessario scendere nelle strade e nelle piazze a sensibilizzare tutti i cittadini.
Nei prossimi giorni organizzeremo volantinaggi nei presidi sanitari, picchetti e incontri pubblici.
Chiederemo a tutti i toscani di affiancare i malati nella loro giusta protesta.