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La coop in crisi chiede soldi ai dipendenti: Cft, governo invii il commissario

Dopo i risparmiatori lasciati in mutande per la crisi delle banche, ora la sinistra permette che ad essere truffati siano anche i soci delle cooperative.

Quello che sta accadendo alla Cft, riportato dal quotidiano La Nazione, è inaccettabile: a centinaia di semplici lavoratori, ed anche ad alcuni pensionati, è stata richiesta indietro la quota sociale da 10 mila euro per mettere una toppa alla grave crisi economica causata da una scellerata politica dirigenziale.

Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di aprire un tavolo e di commissariare Cft: è inaccettabile che lavoratori che non hanno alcuna responsabilità siano costretti a pagare le colpe di chi ha usato la cooperativa come poltronificio della sinistra.

Parliamo di lavoratori che per mesi sono stati lasciati senza stipendio e che adesso vengono “premiati” con questa scelta. Avevo già portato la situazione di Cft in Parlamento, e chiesto che a pagare la crisi non fossero i lavoratori (ecco qui di seguito il video della mia replica).

Il governo invece si è accontentato della revisione dei conti interna effettuata da Legacoop. La stessa Regione Toscana poco più di un mese fa ha esultato per la “ripartenza” della cooperativa e le “garanzie” per i lavoratori.

Ma quale “ripartenza”? E’ andato tutto come tristemente annunciato: ancora una volta la sinistra nelle istituzioni strizza l’occhio agli amici dirigenti e abbandona chi amici potenti non ne ha, cioè i semplici lavoratori”.