Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Immobili ASL: Corte dei conti indaga, fare luce su vicenda truffaldina

La Corte dei Conti faccia luce sul comportamento della Regione Toscana nella compravendita degli immobili Asl: oltre che su via Garbasso a Firenze e di via Salvanti a Calenzano, è necessario avere chiarezza su come sono stati utilizzati i soldi pubblici nell’acquisto degli edifici di via Ponte di Mezzo e viale della Giovine Italia. 

Per primo ho denunciato le anomalie dalle quali sono scaturite una commissione regionale d’inchiesta e un’indagine della Magistratura: il procuratore generale della Corte dei Conti Andrea Lupi ha chiesto alla Regione, in una lettera datata 14 gennaio, ‘una dettagliata relazione circa i fatti e gli eventuali sviluppi’ sulla vicenda.

La vicenda della gestione degli immobili delle Asl è, oltre che uno spreco inutile di denaro pubblico, una vera e propria truffa ai danni dello Stato. La Regione ha ottenuto 8 milioni di euro di finanziamento dallo Stato per fare ambulatori mai costruiti, realizzati a metà o previsti in immobili poi adibiti ad altra destinazione. Un sistema che di fatto ha favorito una cricca di costruttori: di tre immobili acquisiti per adibire a ‘libera professione intramuraria’ – via Garbasso (dove adesso c’è una residenza psichiatrica anziché ambulatori) e viale della Giovine Italia (oggi inutilizzato) a Firenze, via Salvanti a Calenzano (dove ancora c’è un cantiere) – non ce n’è uno che adesso venga utilizzato con le funzioni di ambulatorio. In più, il complesso di via Ponte di Mezzo 27, dal quale è nata l’inchiesta sul caso Quadra, pagato dalla Regione una cifra tre volte superiore a quella a cui era stato comprato quattro giorni prima, con oltre quattro milioni di euro gettati al vento.


Sempre in tema di immobili, l’Estav ha acquisito ormai da qualche tempo un capannone a Calenzano da adibire a deposito di farmaci, costato una cifra complessiva che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Quell’immobile oggi è ancora inutilizzato nonostante il genio civile ne abbia dichiarata l’agibilità. Tutto mentre Estav continua ad utilizzare il vecchio capannone che guarda caso è gestito da una società amministrata da dirigenti del Partito democratico. 
Ciò che salta agli occhi è che tutti i protagonisti di queste operazioni hanno fatto carriera: Rossi da assessore alla sanità è diventato governatore, Marroni da direttore della Asl di Firenze ad assessore ed ora addirittura Ad della centrale di acquisti della pubblica amministrazione (Consip), l’ex funzionaria dell’assessorato alla sanità Carla Donati è diventata direttrice dell’organizzazione della giunta regionale e il dirigente della Asl Pierluigi Tosi è oggi direttore delle Scotte di Siena.