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Immigrati: polizia sotto organico, a Chiusi e Chianciano problemi di sicurezza

Oggi sono stato a Chiusi e Chianciano per le iniziative di presentazione della legge “Tagliabusiness immigrati: all’interno del commissariato di polizia di Chiusi-Chianciano, per far fronte al numero di arrivi di immigrati, sarà presto allestito il nuovo locale per la fotosegnalazione delle persone, che sarà ricavato a discapito della sala ricreativa degli agenti. 

Esprimiamo il nostro sostegno ai poliziotti, costretti a lavorare sotto organico a causa dell’importante mole di lavoro che arriva dallo smistamento dei profughi. 
Dopo la raccolta firme al gazebo al mercato di Chianciano e la visita all’ex ospedale di via Vesuvio e ai due hotel “Stella d’oro” e “Leonardo”, che accolgono gli immigrati, ho incontrato i delegati della Questura e i rappresentanti del sindacato di polizia Ugl. 
Al tour con me hanno partecipato anche la portavoce di Fratelli d’Italia a Chianciano Linda Pallecchi e al coordinatore regionale di Gioventù Nazionale Gianfranco Maccarone.

Guarda caso in occasione della mia preannunciata visita, al commissariato è stato aggregato un nuovo agente per sessanta giorni. Solo per sessanta giorni. Nel dubbio tornerò in visita tra 59 giorni se questo potrà servire a rafforzare il presidio di polizia locale: la sicurezza della zona è messa a dura prova dall’aver creato proprio qui il punto di smistamento degli immigrati. 

Il primo ad impegnarsi nelle sedi istituzionali per rafforzare il ruolo delle forze dell’ordine è il sindaco di Chianciano Andrea Marchetti. I centri immigrati ospitano un numero di profughi superiore rispetto alla normale capienza: non è giusto che i servizi per i cittadini italiani vengano messi a repentaglio a causa delle politiche del governo che hanno favorito gli arrivi di immigrati. Per questo stiamo lavorando perché si ponga fine al business dell’accoglienza, unica scossa per frenare gli sbarchi in Italia.