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Il governo dà altri soldi per la cooperazione internazionale

Il governo dà soldi per la cooperazione internazionale

Delmastro: “Soldi sottratti per tamponi, forze dell’ordine e agricoltura e dati alla cooperazione internazionale

Le nostre imprese muoiono, la gente perde il lavoro per la crisi acuita dal coronavirus. E il governo eroga altri 50 milioni di euro di soldi pubblici per la cooperazione internazionale.

E’ quanto emerso oggi in Commissione Giustizia nella risposta all’interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione esteri Andrea Delmastro. GUARDA QUI IL VIDEO.

“Mentre ci stiamo indebitando per curare le ferite economiche e sanitarie del coronavirus, il governo ha erogato più di 50 milioni di euro di soldi pubblici per la cooperazione internazionale”, sottolinea.

Era già successo durante la prima ondata di Covid, quando gli operatori sanitari non avevano ancora le mascherine. E il governo inviava 50 milioni in Tunisia e 20 in Bolivia.

Soldi sottratti a tamponi e forze dell’ordine

Ma su questi soldi, “ciò che è parossistico e indecente è l’inquietante contestualità della deliberazione del 9 novembre”. “Il governo ha erogato questi 50 milioni e il decreto Ristori bis” nella stessa data.

“Nel decreto Ristori bis, che doveva essere un provvedimento fondamentale per la ripresa economica, – ha spiegato Delmastro – il governo ha destinato 30 milioni di euro per i tamponi”. Sarebbero potuti essere molti più soldi. “80 milioni”, se il governo non ne avesse dati “50 per la cooperazione internazionale”, attacca il deputato di Fratelli d’Italia.

“Sempre nel decreto Ristori – aggiunge – sono stati destinati 50 milioni di euro per le indennità alle Forze di polizia ma potevano essere 100”. “Così come sono state tolti 100 milioni di euro alla filiera agricola perché mancavano i soldi, ma lo stesso giorno il governo ne ha trovati 50 sempre per la cooperazione internazionale”.

“Ancora nel medesimo giorno che il Governo trovava 50 milioni per il resto del mondo, nel decreto ristori bis sono stati tolti 50 milioni per i codici Ateco non rientranti fra quelli chiusi”. “Ma di filiera, come gli agenti di commercio”, sottolinea Delmastro.

“Evidentemente, le priorità di questo governo – conclude Delmastro sulla vicenda dei soldi per la cooperazione internazionale – non sono gli italiani ma tutto il resto del mondo”.