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RESTITUIAMO LE RISERVE DI ORO AGLI ITALIANI. GOVERNO LO LASCIA NELLE MANI DEI BANCHIERI

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Giornata buia per la
Patria, quella di ieri: in Senato Lega, M5S e Pd  hanno votato insieme
contro la mozione presentata da Fratelli d’Italia
per sancire che le
riserve auree detenute da Bankitalia sono del popolo italiano
e non
delle banche e dei banchieri.

“La mozione di maggioranza che ha sostituito la nostra è una vergognosa presa in giro perché si limita a chiedere al Governo di definire la proprietà dell’oro, Fratelli d’Italia continuerà a lottare per sventare questa colossale rapina” il commento del nostro presidente Giorgia Meloni, che ha aggiunto: “noi gli unici patrioti, la battaglia continua”.

Ieri
era in discussione al Senato la mozione di Fratelli d’Italia (GUARDA IL VIDEO QUI SOTTO), che
stabiliva che le riserve auree detenute dalla Banca d’Italia sono
dello Stato e del popolo italiano
. Sarebbe un’ovvietà, visto che
in tutti gli Stati del mondo è così, tranne che in Italia dove si è
volutamente creata questa confusione per tentare di portare a segno
la ‘truffa del secolo’ e consegnare i 100 miliardi di euro di
riserve auree ai banchieri” ha spiegato il presidente dei senatori
di Fratelli d’Italia Luca Ciriani

                       (il senatore Fdi Fazzolari presenta la mozione sull’oro in Senato)
“Così in Parlamento abbiamo
finalmente visto e capito chi difende l’oro degli italiani e chi
gli interessi dei banchieri
. Ed è imbarazzante l’atteggiamento
della maggioranza
di governo, che è sfuggita alla responsabilità di
decidere e ha votato una propria mozione che è una presa in giro,
perché invece di pronunciarsi sulla proprietà delle riserve auree
chiede al governo di stabilirlo in futuro”, ha aggiunto Luca Ciriani.
Tutto
questo peraltro quando il premier Conte ha già dichiarato,
rispondendo a un nostro question time, che le riserve auree
appartengono a Bankitalia
. Per noi si tratta dell’ennesimo esempio di come si comportino questi curiosi
sovranisti da tastiera, zelanti esecutori gialloverdi
di qualcuno
all’interno del Palazzo.