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GAY PRIDE, IL FINTO EQUIVOCO DEI PATROCINI

Sono ambigui e non hanno neanche di rivendicare le proprie azioni. Quello che sta succedendo nella vicenda dei patrocini dei comuni ai gay pride ha del grottesco: protagonisti i comuni.


A portarla all’evidenza è un’interrogazione presentata al Comune di Empoli dal nostro capogruppo de “Il Centrodestra per Empoli” Andrea Poggianti, che ha chiesto lumi all’amministrazione sull’adesione alla manifestazione Toscana Pride. Ecco qui sotto la richiesta.

Singolare la risposta: nessun patrocinio. Quello che viene indicato sul sito del Toscana Pride (vedi qui la lista dei patrocini) è dunque errato? Sì, ma è altrettanto curioso che nessuno al Comune di Empoli se ne fosse accorto.

E’ dunque evidente che le amministrazioni a guida Pd giochino sull’ambiguità: da un lato così non possono essere accusate di aver sostenuto un’iniziativa del genere dopo le tante polemiche, su tutte quella della promozione della poligamia (leggi qui). Dall’altro accettano di apparire nell’elenco per mostrarsi “buoni” all’elettorato di sinistra. Che facce toste, non è vero?