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Maltempo, vivaisti senza rimborsi: dalla sinistra una beffa assurda.

Richieste sotto i 200 milioni: il governo non attiva lo stato di calamità naturale.
È su queste vicende che si misura la disattenzione
di Rossi e Renzi verso le comunità che amministrano. Rivedere la legge.
Niente rimborsi ai vivaisti per lo stato di calamità naturale, dal momento che sono arrivate richieste inferiori ai 200 milioni di euro. Una beffa assurda, per gli imprenditori pistoiesi del settore. È su vicende come questa che si misura la vera disattenzione del governatore Enrico Rossi e del premier Matteo Renzi verso le comunità che amministrano. Chiediamo che vengano rivisti i criteri di legge con cui concedere i risarcimenti alle imprese, perché un comparto così prezioso per l’economia toscana non può morire sotto i colpi di una burocrazia che non è in grado di adattarsi alle difficoltà di rendicontazione danni degli imprenditori. Chiediamo inoltre che vengano riaperti i termini per presentare domanda di rimborso, in modo da consentire ad altre imprese del territorio di presentare la documentazione, visto che il 30% dei danni non era immediatamente quantificabile. Dopo l’ondata di maltempo a inizio marzo Enrico Rossi era andato a piangere dai vivaisti e ora abbiamo nuovamente la possibilità di verificare se le sue erano soltanto lacrime di coccodrillo elettorali, dopo che nei fatti ha fatto bocciare in aula la nostra proposta per dare aiuti al settore. È giusto che i vivaisti sappiano chi è dalla loro parte con i fatti e chi invece si limita alle parole.