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Firenze “rottama” il lastricato. Pietre sono beni culturali: che fine fanno?

L’amministrazione comunale di Firenze ha avviato da alcuni anni un’opera di sostituzione del lastricato in pietre di alcune vie del centro storico con asfalto bituminoso o con pietre non originali a taglio moderno.

Si tratta di pietre preziose che meritano di essere tutelate. Per questo ho presentato un’interrogazione, sottoscritta anche dai colleghi di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti e Federico Mollicone, rispettivamente vicepresidente e componente della commissione Cultura della Camera.

Fra le strade interessate ci sono via Micheli, via Venezia, via Modena, via Cherubini, via della Colonna, via Niccolini, un tratto di borgo Pinti, via Fiesolana, piazza dell’Unità d’Italia e da agosto anche via Pandolfini che si trova in area Unesco. Un totale di decine di migliaia di metri quadri di pietraforte.

Le pietre originarie sono antiche, spesse e di pregevole materiale, ecologiche e termiche, sono di epoca sette-ottocentesca e costituiscono un patrimonio artistico innegabile per Firenze, tanto che numerosi artisti le hanno rappresentate nelle loro opere, contribuendo alla peculiare bellezza e caratteristica della città.

Nell’interrogazione chiediamo conto al Ministero delle iniziative che intende adottare, tramite la Soprintendenza, per tutelare il patrimonio storico architettonico, se le pietre sono state inventariate e se le pietre saranno ripristinate al termine dei lavori.