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Muore alla festa abusiva dei collettivi a La Sapienza

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Rispettare la legge all’interno delle Università. Liberare tutte le aule occupate illegalmente e controlli antidroga durante le iniziative dei collettivi.

Solidarietà alla famiglia del 26enne. Le università non possono essere ostaggio dei collettivi e dei centri sociali. E’ ormai un problema di ordine pubblico. Se ne occupi il Ministero dell’interno.

Ho preparato una interrogazione in prima commissione al Ministro Salvini, firmata anche da altri colleghi di Fratelli d’Italia tra cui il nostro responsabile cultura Federico Mollicone, in seguito alla notizia, riportata oggi dal Messaggero, di un ragazzo di 26 anni feritosi gravemente nel tentativo di entrare gratuitamente alla festa organizzata abusivamente dai collettivi all’Università La Sapienza di Roma. Il giovane è poi morto dopo i tentativi disperati dei medici di salvarlo.

I collettivi di estrema  sinistra usano ripetutamente l’Ateneo La Sapienza a Roma come locale a cielo aperto per feste illegali e a pagamento. Il Rettore ha più volte denunciato pubblicamente la situazione fuori controllo. Da articoli di stampa si apprende che avrebbe anche avvertito ufficialmente la Questura.

Sull’ingresso dello storico Ateneo la notte vigilano i collettivi, che trasformano La Sapienza in un locale all’aperto a pagamento, ma senza rispettare la legge.

Cosa ha intenzione di fare il Governo per far rispettare la legge all’interno de La Sapienza e delle Università italiane troppo spesso in balia dei collettivi universitari?

I collettivi e i centri sociali con violenza impediscono le iniziative legittime dei gruppi studenteschi di destra di Azione Universitaria e organizzano invece continuamente feste e iniziative abusive. E’ necessario liberare tutte le aule occupate illegalmente negli Atenei e prevedere controlli antidroga durante le iniziative dei collettivi.