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FATTURAZIONE ELETTRONICA: LO STATO NON E’ PRONTO. FRATELLI D’ITALIA CON LE IMPRESE PER IL RINVIO

A non essere pronti all’introduzione della fatturazione elettronica non sono soltanto le imprese e i professionisti, il primo a non essere pronto all’entrata in vigore del 1° gennaio è lo Stato, che invece di cogliere questa occasione per riavvicinarsi al mondo produttivo lo ha allontanato ancora di più complicandogli la vita.

Il problema è che ci sono dei tecnici nei ministeri che comandano più della politica, il cui lavoro è giustificato soltanto in dal mantenimento della burocrazia. Oggi a Firenze sono intervenuto al convegno dell’Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari, che ringrazio per l’invito e con i quali mi sono messo a disposizione per essere loro interlocutore sulla vicenda della fatturazione elettronica (e non solo).

Il governo sta bocciando i nostri emendamenti sul rinvio aggrappandosi ai conti dello Stato, perché il provvedimento porterebbe in cassa due miliardi di euro. Ma per modernizzare lo Stato servono investimenti non risparmi: per salvare capra e cavoli il governo sta pensando in queste ore solo ad un eventuale rinvio delle sanzioni, la solita soluzione all’italiana per cui, già prima l’introduzione di nuove leggi, si cerca il sistema per aggirarle.
Tutto questo ricadrà in burocrazia su chi prova a muovere l’economia in Italia e al tempo stesso a rispettare le regole: lo Stato non può ogni volta affidarsi al fatto che ci sono associazioni come la vostra che sostengono i propri iscritti. 
Per Fratelli d’Italia – che ha già avviato una raccolta firme contro il provvedimento (LEGGI QUI) e il 12 dicembre sarà in piazza davanti a Montecitorio a fianco di artigiani, professionisti, imprenditori e commercianti – serve una differenziazione a scaglioni e un rinvio dell’entrata in vigore che salvaguardi nell’immediato le piccole medie imprese che verrebbero messe in difficoltà da questo provvedimento.
Nessuno qui contesta la correttezza del principio dell’introduzione della fatturazione elettronica, che però va introdotta con modi e tempi diversi. Auspichiamo che ci siano ancora i margini per modificare questo provvedimento, noi di Fratelli d’Italia ci proveremo nella Manovra e con ogni provvedimento possibile fino al 31 dicembre a mezzanotte.