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Coronavirus: in Toscana la sinistra vuole agevolare l’aborto

Aborto Toscana

Pd, 5 Stelle, sinistra e renziani usano il rischio coronavirus per agevolare l’aborto. Medici in Toscana discriminati, pronti ad agire con nostri avvocati

Con la scusa del coronavirus quelli della sinistra in Toscana vogliono estendere ed agevolare l’aborto. Lo fanno senza spendere una sola parola per offrire alle donne un’alternativa.

Ci impegneremo con tutte le nostre forze per contrastare la risoluzione ideologica che di fatto incentiva l’aborto approvata dal Consiglio regionale della Toscana con le firme di Pd, Movimento 5 Stelle, sinistra e Italia Viva. Tutti insieme senza distinguo.

Un vero e proprio colpo di mano mascherato dall’emergenza sanitaria, che conduce ad un ragionamento assurdo e ipocrita: siccome c’è il rischio contagio il modo migliore per non correre rischi sarebbe facilitare gli aborti?

L’atto chiede, fra le altre cose, di estendere alle nove settimane il ricorso alla Ru486. E, ancora una volta, discrimina i medici obiettori, per i quali si invoca l’esclusione dai concorsi e persino il ‘mobbing’ delle minacce di trasferimenti. In loro difesa siamo pronti ad intervenire anche mettendo a disposizione i nostri avvocati.

Come sempre la Regione invoca la legge 194 dimenticando volontariamente tutte le norme di prevenzione dell’aborto che contiene e guardandosi bene dal chiedere il rafforzamento dei servizi previsti.

Questo provvedimento lede gravemente i diritti della donna ad una scelta consapevole che la sinistra difende solo a discorsi, in modo becero e molto superficiale, grazie ai soliti facili slogan di facciata.

Anziché punire i medici la Regione Toscana si chieda perché molte eccellenze scappano dal nostro sistema sanitario: serve pensare più alla qualità e meno alle logiche perverse di una politica ottusa. Contro queste disposizioni assurde ci batteremo in difesa della vita.