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Cartelle esattoriali in scadenza: in arrivo dopo il 15 ottobre

cartelle esattoriali in scadenza il 15 ottobre

In piena crisi il governo pronto a inviare dopo il 15 ottobre cartelle esattoriali in scadenza: 3 milioni di imprese e 15 milioni di italiani coinvolti

La scadenza è il 15 ottobre: 18 milioni di contribuenti riceveranno altrettante cartelle esattoriali. Fino a quella data l’attività di riscossione dell’Agenzia delle entrate era sospesa. Ma adesso ripartirà.

Chiediamo che il governo ponga rimedio e intervenga per prorogare la scadenza delle cartelle esattoriali. Non è possibile che da un lato il governo proroghi l’emergenza e dall’altro non riconosca le difficoltà economiche.

Ad essere coinvolti saranno ”15 milioni persone non titolari d’impresa”, cioè cittadini che hanno delle cartelle esattoriali per multe o situazioni simili. Inoltre circa 3 milioni di imprese’.

Il mio intervento sulle cartelle esattoriali alla trasmissione “Coffee Break” su La 7

La necessità di interrompere l’attività di accertamento e riscossione è emersa in seguito alla crisi coronavirus. I mesi in cui le cartelle sono state sospese sono circa 7. l’ammontare del gettito da recuperare con le cartelle esattoriali dopo il 15 ottobre si aggirerà intorno ai 50 miliardi.

Secondo i dati dell’Agenzia delle entrate, c’è una selva burocratica. “Ogni anno circa 5.600 enti differenti affidano mediamente 29 milioni di singoli crediti da riscuotere”. Questi, sono ricompresi in circa 16 milioni di cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e avvisi di addebito.

Questi 29 milioni di singoli crediti, che ammontano in media a circa 80 miliardi di euro, sono relativi a più di 8 milioni di contribuenti.

Il primo provvedimento che ha previsto la sospensione era stato il decreto legge Cura Italia, che ha congelato tutto dall’inizio del lockdown (8 marzo) fino al 31 maggio. Un secondo slittamento al 31 agosto è stato stabilito con il decreto legge rilancio. L’ultima data di scadenza delle cartelle esattoriali del 15 ottobre è prevista dal decreto legge agosto.

A chiudere le porte alla proroga è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha garantito la ”gradualità” ma allo stesso tempo ha chiarito che bisogna ricominciare a saldare.