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CARCERI: DON BOSCO DI PISA PERICOLOSO, INTERVENTI URGENTI

Per far tornare funzionante in modo dignitoso il carcere di Pisa servirebbero 10 milioni di euro, una cifra simile a quella utilizzata per riqualificare l’ex Opg di Montelupo e sprecata dal governo Renzi, per volontà del Ministro Luca Lotti, dopo aver voluto puntare tutto sulla villa Medicea. 
Il governo non faccia finta di non vedere quello che accade al Don Bosco e intervenga urgentemente per risolvere una situazione inaccettabile e ripristinare condizioni di decenza. 
Oggi abbiamo effettuato oggi un sopralluogo alla casa circondariale con il deputato Achille Totaro e il consigliere comunale Filippo Bedini. 
La struttura ha quasi cento anni di vita e cade letteralmente a pezzi: è necessario che si parte subito con l’iter per realizzarne una nuova fuori dalla città. 
Circa il 70% dei quasi 300 detenuti è rappresentato da stranieri che non hanno il diritto di stare in Italia, oltre ad uno spreco di risorse immane è un pericolo per la sicurezza e la stessa sicurezza di chi lavora nella struttura. 
Esiste una grave difficoltà di convivenza fra le varie etnie, presumibilmente le stesse che si contendono in città il controllo dei traffici malavitosi. 
I rappresentanti della polizia penitenziaria, che abbiamo incontrato questa mattina, sono abbondantemente sotto organico e non in grado di controllare la situazione. 
Chiediamo al sindaco Filippeschi che si faccia portavoce della richiesta da presentare al Ministero della Giustizia per un’immediata integrazione del loro organico. Il limite della decenza è già stato superato, non ci stancheremo di chiedere per Pisa gli interventi per il necessario miglioramento delle condizioni di sicurezza.