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CARCERE DI PRATO, AGENTI A RISCHIO AGGRESSIONI

Pochi, mal equipaggiati, costretti a dormire in locali fatiscenti e fuori norma e persino ad operare senza dotazioni adeguate, con tanto di aggressioni subite a ritmi preoccupanti. E’ una vera e propria emergenza quella che devono fronteggiare ogni giorno gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere della Dogaia di Prato

Questa mattina, assieme a Patrizio La Pietra – candidato di Fratelli d’Italia al Senato – e a una delegazione del partito ho incontrato il direttore della casa circondariale di Prato e alcune rappresentanze sindacali. Il quadro che ne è uscito è vergognoso: divise rattoppate, scarpe bucate, ratti e scarafaggi nelle camere da letto, personale insufficiente, con la conseguenza che troppo spesso gli agenti sono soggetti ad aggressioni, l’ultima proprio stamani. 
Le statistiche dicono che la percentuale di stranieri in questo penitenziario è una delle più alte in Toscana, quasi il 60%; da tempo Fratelli d’Italia propone di far scontare le pene detentive agli immigrati che si macchiano di reati nei loro paesi e ciò renderebbe da sola la situazione maggiormente gestibile. E’ indegno che uno Stato non sia in grado di dotare gli agenti neanche delle divise invernali, costringendoli a detrarsi lo stipendio per acquistarsi vestiario da indossare sotto le divise estive, uniche disponibili
Per di più il governo ha recentemente più che raddoppiato gli stipendi per i detenuti che lavorano per l’amministrazione penitenziaria. Se Fratelli d’Italia dopo le elezioni avrà responsabilità di governo, oltre a dare dotazioni adeguate e condizioni di sicurezza migliori, abolirà immediatamente il reato di tortura che costringe gli agenti a non potersi difendere di fronte ad aggressioni, e per di più a pagarsi gli avvocati in caso di accuse da parte dei detenuti.