I familiari del premier coinvolti dalla Procura di Roma. Il suocero di Conte è amministratore di una società e ha anche ottenuto la cassa integrazione Covid
Il suocero di Giuseppe Conte è indagato dalla Procura di Roma per omessi versamenti di ritenute dovute e certificate. A dare la notizia è il quotidiano Il Tempo in un articolo di Franco Bechis.
Il reato ipotizzato per cui è indagato il suocero di Conte, Cesare Paladino, papà di Olivia la compagna del premier reato ipotizzato è ai danni dell’Inps. Non sarebbero stati versati né in tempo né in ritardo contenuto i versamenti dovuti per i dipendenti di alcune società.
Al centro dell’inchiesta, secondo quanto riportato nell’articolo, c’è l’Immobiliare di Roma splendido srl di cui oggi è amministratore unico proprio il suocero di Conte oggi indagato. “E’ la società – scrive Il Tempo – proprietaria anche delle mura dell’Hotel Plaza, il 5 stelle gestito dalla famiglia Paladino attraverso una altra società controllata”.
La “Immobiliare Roma Splendido – sottolinea il quotidiano – risulta ancora un debito residuo con Inps di 50.380 euro relativi al 2017, di 163.380 euro relativi al 2018 e di 171.542,99 euro relativi all’anno 2019, oltre a quelli in essere del 2020”. Il suocero di Conte, oggi indagato, era stato peraltro avvisato dal sindaco revisore della società. “La situazione debitoria verso il fisco potrebbe attenuarsi nel caso di conclusione positiva e dunque con il pagamento dell’ultima rata prevista nel piano delle adesioni alle cd ‘rottamazione bis e ter’. Ma, si rilevava nel documento, “ciò non toglie la responsabilità penale connessa”.
Non bastava dunque aderire alle rottamazioni, anche a quelle varate dal governo Conte, per cancellare la responsabilità penale dei mancati versamenti. Così la Procura di Roma ha indagato il suocero di Conte.
E non è tutto. Nonostante i mancati versamenti all’Inps la società ha chiesto ed ottenuto l’accesso alla cassa integrazione Covid. Un’altra notizia riportata da Il Tempo: richiesta formulata per i nove dipendenti.