Avevamo promesso agli italiani le riforme che l’Italia aspettava da anni e le stiamo portando avanti
L’ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte suprema di Cassazione ha ammesso le richieste di referendum pervenute. È stato già scelto anche il quesito del referendum. Tutto è pronto. Dopo aver approvato la riforma in Parlamento adesso spetta agli italiani esprimersi sulla Riforma.
Approvato il quesito del referendum
La Cassazione ha ammesso le 4 richieste di referendum pervenute sulla Riforma della Giustizia. Queste sono, infatti, “conformi alle norme dell’art. 138 della Costituzione e della legge n. 352 del 1970”.
Inoltre, sempre la Cassazione, ha ritenuto legittimo il quesito per il referendum contenuto nella proposta effettuata dai deputati del centrodestra, ovvero: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025?”.
Ecco cosa prevede la Riforma
La Riforma della Giustizia introduce un utilizzo più ragionato delle intercettazioni e pone uno stop alle valanghe di procedimenti che ingolfavano la giustizia e maggiori garanzie per i cittadini. Ma non solo. Un punto cardine sarà la separazione netta delle carriere tra giudici e pubblici ministeri: ogni magistrato dovrà scegliere all’inizio della sua carriera quale dei due ruoli assumere.
Verranno inoltre istituiti due Consigli superiori della magistratura: uno per i pubblici ministeri ed uno per i giudici. Ed entrambi saranno sorteggiati così da limitare il potere delle correnti interne alla magistratura.
Lo avevamo promesso agli italiani
Avevamo promesso agli italiani che avremmo portato avanti, insieme alle altre proposte, una Riforma della Giustizia e lo stiamo facendo. Le riforme non si evocano, si approvano. Secondo i sondaggi già oltre il 50% dei cittadini è a favore della Riforma.


