Droga, la relazione annuale: cala il consumo di cocaina e cannabis tra gli studenti

Per la prima volta dal 2018 è stato registrato un calo sui consumi di cocaina, cannabinoidi e stimolanti tra i giovani. Un risultato che testimonia l’efficacia dei percorsi di prevenzione avviati sui territori e nelle scuole

Cala il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani: è quanto emerso dalla relazione annuale sulla droga in Italia. Un risultato che segna un passo importante nel contrasto alla criminalità ed all’uso di sostanze stupefacenti e che testimonia l’efficacia dei percorsi di prevenzione avviati sui territori e nelle scuole.

Calano i consumi

Secondo i dati il consumo di cannabis è sceso di un punto percentuale passando dal 22% al 21%. Ma non solo. Anche per quanto riguarda le nuove sostanze psicoattive il consumo è calato dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici hanno subito un calo dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% sono arrivati al 2,4%, mentre la cocaina dal 2,2% all’1,8% ed, infine, gli allucinogeni sono scesi dal 2% all’1,2%.

Il 37% degli studenti consuma sostanze

Stando ai dati forniti dallo studio di Espad Italia nel 2024 il 37% dei giovani tra i 15 ed i 19 anni ha fatto uso di sostanze psicoattive illegali almeno una volta. Il numero è diminuito rispetto all’anno precedente. A far preoccupare resta, comunque, l’aumento di concentrazione di principio attivo, Thc, all’interno dei prodotti a base di hashish.

Questo si è, infatti, più che quadriplicato in soli 8 anni, passando dal 7% del 2016 al 29% nel 2024.

Mantovano: “Consumo diminuito”

“I dati del 2024 mostrano come il consumo di cannabinoidi, stimolanti e cocaina tra gli studenti sia diminuito rispetto all’anno precedente. Nelle scuole, in particolare, si moltiplicano le iniziative di informazione sui danni delle droghe, e di orientamento verso la prevenzione di varie dipendenze, svolti con la collaborazione delle forze di polizia e degli operatori del settore.

È ovvio che, anche a fronte della facilità con cui ci si procura le sostanze è realmente decisivo il ruolo della famiglia: i ragazzi che riferiscono di avere una relazione di fiducia con i propri genitori, con una buona comunicazione e una percezione positiva di sé, mostrano meno frequentemente comportamenti legati all’uso di sostanze. 

Questi elementi incidono non solo sulla scelta di non avvicinarsi alla droga e di non iniziarne il consumo, ma anche sul contenimento di altri comportamenti a rischio”.