“La violenza è sempre un’implicita ammissione di inferiorità. Quando non hai più argomenti da usare cominci con le minacce, cominci con i presidi, cominci con gli insulti”.
Lo ha detto Giorgia Meloni oggi ad Empoli a sostegno del candidato sindaco di Fratelli d’Italia Andrea Poggianti, nei giorni scorsi vittima di numerosi episodi di minaccia.
“Ci siamo abituati – ha sottolineato Meloni – pur non avendo mai organizzato iniziative di questo tipo perché siamo persone fiere di quello che hanno da dire e non abbiamo bisogno di insultare, di minacciare nessuno e neanche di organizzare contromanifestazioni alle attività che fanno gli altri”.
“Questi qui si conoscono – ha aggiunto – sono un po’ di figli di papà che non dovendo andare a lavorare possono rincorrere noi in giro per l’Italia a minacciarci di morte”.
Parlando dei contestatori Meloni ha detto che “non ci fanno paura perché non rappresentano i cittadini di Empoli. Stamattina siamo stati a Livorno – dove io un anno fa ero stata minacciata e spintonata dai centri sociali – siamo stati al mercato e il mercato di Livorno ci ha raccontato una storia molto diversa da quella che raccontavano i centri sociali lo scorso anno”.
“Ci hanno raccontato di gente che ha voglia di ascoltare i nostri progetti: vale a Livorno, vale a Empoli. Non abbiamo paura – ha concluso – chiediamo ai cittadini di valutarci sulla base dei nostri programmi e crediamo di poter vincere per questo”.
