“All’Eurosummit dello scorso giugno il Presidente Conte ha dato l’ok alla riforma del Fondo salva-Stati (MES) senza coinvolgere il Parlamento, che entro il mese di dicembre sarà chiamato a ratificare questa nuova eurofollia”. E’ l’allarme che lancia Fratelli d’Italia con il suo leader Giorgia Meloni: la riforma prevede modifiche sostanziali al Meccanismo Europeo di Stabilità che risultano svantaggiose e pericolose per la nostra nazione.
“La riforma del MES – ha spiegato Meloni – impone in sintesi una maxi patrimoniale per gli Stati che non rispettano i parametri stabiliti, e ovviamente l’Italia è fuori da questi. Il MES si trasformerà in un super troika onnipotente che avrà come unico scopo quello di agire nell’esclusivo interesse della speculazione finanziaria“.
“Fratelli d’Italia – ha sottolineato Meloni – annuncia sin da ora le barricate in Parlamento contro l’ennesimo atto di tradimento nei confronti del nostro popolo”.
“Nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio avevamo denunciato in Aula in Senato il 3 luglio scorso gli accordi che il governo sembrava avesse raggiunto in Europa sulla riforma del MES e le conseguenze sul debito pubblico italiano e sul sistema bancario e creditizio, – ha rivelato Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia – ma il premier Conte non rispose alle nostre richieste preferendo trincerarsi nel silenzio”.
“Fratelli d’Italia – ha proseguito – aveva denunciato tutto questo, ma gli altri preferirono tacere o furono distolti da chi voleva che l’Italia non sapesse che si stava ipotecando il futuro del Paese”.
“Chiederemo al presidente del Consiglio Conte di riferire immediatamente in Parlamento. – hanno aggiunto i capigruppo di Fratelli d’Italia di Camera e Senato Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani – Si tratta di un’iniziativa gravissima, un’eurofollia. Fratelli d’Italia chiederà che il presidente Conte si rechi immediatamente in Parlamento per chiarire questa vicenda, che si configura come un vero e proprio tradimento della nostra nazione“.
“In occasione della capigruppo in Senato, fissata per il prossimo mercoledì, – hanno proseguito – chiederemo che il presidente del Consiglio, che già doveva essere ascoltato sull’emergenza maltempo a Venezia e su Arcelor-Mittal, riferisca anche sulla riforma del MES”.