Coppie binazionali e famiglie ancora separate dopo il lockdown. Assurdi criteri per la lista F che esclude il rientro in Italia da molti paesi
Ci sono coppie binazionali e famiglie che ancora, dopo il lockdown, non si sono potute ricongiungere. Sono quelle che vivono o hanno soggiornato in nazioni diverse dall’Italia. La “lista F” compilata nel nuovo Dpcm emanato dal governo il 13 ottobre è senza logica.
Capiamo le difficoltà a dare un criterio che accontenti tutti. Ma che un criterio, almeno, ci sia. In questa lista F, per esempio, non ci sono nazioni come Stati Uniti e India, dove la situazione contagio è molto pesante.
Sono in lista E e da questi paesi si può rientrare in Italia. Mentre non possono farlo coppie binazionali o famiglie di alcune nazioni europee o dell’America latina, dove la situazione è meno seria.
La sola eccezione riguarda i cittadini europei (quindi anche gli italiani) e i loro familiari che hanno la residenza anagrafica in Italia da luglio 2020. Una disposizione che esclude tantissime coppie binazionali e famiglie. Che oggi aspettano ancora di ricongiungersi.
Per questo Fratelli d’Italia, con Andrea Delmastro, ha presentato un’interrogazione che ho co-firmato, per chiedere al governo di intervenire. Siamo convinti che la soluzione possa essere quella di consentire a tutti il rientro e adottare l’isolamento fiduciario e i dovuti controlli sanitari.
Una decisione in tal senso, che superi gli steccati della lista F, sarebbe decisamente opportuna. Soprattutto in questi giorni, come sottolinea la nostra interrogazione, in cui in Europa prende l’idea di un “semaforo Ue” per il ricongiungimento di coppie binazionali e famiglie.
Un modo per evitare che, ancora una volta, come successo in primavera, il sistema di libera circolazione di Schengen, vada a pezzi. Quando noi eravamo al centro del contagio molte nazioni europee confinanti con l’Italia chiusero allora i loro confini.