Alessandro Tomasi e il Governo Meloni rimettono in riga il prete pro clandestini
Un accoltellamento alla gola, sassate contro una troupe televisiva. Ma sono, purtroppo, soltanto gli ultimi episodi di violenza efferata – in ordine di tempo – di cui si sono resi responsabili i clandestini del centro di accoglienza a Vicofaro gestito da Don Massimo Biancalani, il prete che canta ‘Bella ciao’ in Chiesa. Adesso, grazie all’intervento del governo Meloni e del Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, torna la legalità.
Rapine, accoltellamenti, sassate contro i giornalisti: il centro della violenza
Era una tranquilla cittadina nel pistoiese. Poi, da quando il parroco dei clandestini ha aperto un centro di accoglienza accogliendo un numero spropositato di migranti, è diventato teatro di violenze. Conosciuto sulle cronache locali e nazionali per rapine, aggressioni e finanche sistematiche e ripetute violazioni delle norme sulla quarantena durante la pandemia. Tutti episodi accomunati da una cosa: gli autori delle condotte criminali sono sempre, casualmente, i clandestini di Don Biancalani.
I residenti sono esasperati, da anni ormai. Anche solo una passeggiata per le strade del paese è sconsigliata, perché pericolosa. D’altronde, è più che comprensibile. Chi vive a Vicofaro è stato costretto a: risse tra immigrati, violente rapine, accoltellamenti alla gola e sassate contro la troupe di Rete4. E mentre in tutta Italia c’erano le zone rosse, il centro dei clandestini di Don Biancalani restava una zona franca: scoppiò un focolaio ma nessuno rispettò la quarantena.
A Vicofaro torna la legalità
Un caos totale. Una gestione scellerata, sregolata. Ma adesso a Vicofaro torna la legalità. Grazie all’intervento del governo Meloni è iniziato un percorso per ripristinare legalità, decoro e regole di convivenza. Vogliamo restituire ai cittadini un quartiere rimasto ostaggio delle violenze dei clandestini. Vogliamo restituire ai residenti una Vicofaro nella quale si sentono liberi e sereni di camminare a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Già da ieri – spiegano dal Ministero dell’Interno – con un’importante presenza delle forze di polizia, i primi migranti sono stati allontanati, alcuni hanno abbandonato la struttura spontaneamente, altri verranno ricollocati, altri ancora saranno rimpatriati. Una significativa operazione di legalità per smantellare un sistema che è la negazione di inclusione e integrazione.
Per il Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi “il nodo della questione è evitare di tornare ad una gestione incontrollata e pericolosa della parrocchia, di cui l’accoltellamento dei giorni scorsi è solo la punta dell’iceberg. Abbiamo cercato molte volte, con l’interessamento di tanti soggetti pubblici, a più livelli, di riportare quella parrocchia a una condizione di dignità e di legalità. Ogni volta però la situazione è tornata al punto di partenza perché zona franca, incontrollata”.