Doveva essere una Comunità Terapeutica Psichiatrica: è un rudere tra i rovi.
I malati mentali e le loro famiglie restano con la fame di assistenza.
I malati mentali e le loro famiglie restano con la fame di assistenza.
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Non meno importante la questione della capacità di cura rispetto alla malattia mentale: questi pazienti sono deboli tra i deboli, e le loro famiglie si trovano troppo spesso abbandonate a sé stesse, prive di adeguati percorsi di un’assistenza che in questi casi non può essere solo farmacologica. Per questo è ancor più grave che il recupero della colonica e l’attivazione del centro per la salute mentale che doveva sorgere a Casa Martelli, ospitando 15 pazienti in regime residenziale più altri 10 nel centro diurno, siano rimasti lettera morta.
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Nell’interrogazione abbiamo chiesto anche maggiori chiarimenti sulla vendita del “Villino Tacca” centro diurno per malati psichici. I dirigenti sanitari avevano affermato che la vendita serviva per finanziare il recupero di Villa Martelli. Che fine hanno fatto quei soldi? A chi è stata venduta, a quale prezzo, con quali modalità?