A Tolve, un comune in provincia di Potenza, il Sindaco ha mal pensato di rimuovere una targa che intitolava un parco pubblico a Sergio Ramelli.
Dopo le vibranti proteste locali e nazionali ha replicato sulla stampa di oggi che un luogo pubblico deve essere intestato “A persone e fatti assolutamente equidistanti.”
Penso che la motivazione sia, se possibile, ancora peggio della scelta della rimozione.
Rimuovere le targhe, abbattere le statue e rinominare i luoghi sono le classiche azioni violente di chi dopo una rivoluzione vuole con sopraffazione cancellare la storia.
Motivare la rimozione della targa, con il fatto che le idee di Sergio non erano equidistanti è segno di ignoranza e mala fede. Evidente che Ramelli non era gradito a chi lo ha ucciso e quindi non era equidistante.
A Tolve, come in tutta Italia, ci sono vie intitolate a uomini della storia d’Italia che certamente non erano unanimemente apprezzati.