Altre quattro persone sono state arrestate perché coinvolte nell’inseguimento del 10 giugno scorso, che è costato la vita al 29enne Duccio Dini. Un fatto gravissimo, che ci ha rattristato e indignato tutti (leggi qui). A Sollicciano è finito anche Emin Gani, un macedone di 28 anni. Il nome non mi suonava nuovo, così sono andato a controllare.
Vi ricordate i sopralluoghi che ho fatto alle case popolari? Nel primo del marzo 2017 denunciai l’anomalia della presenza di auto di lusso nei parcheggi degli alloggi Erp (guarda qui il video).
Il Comune non intervenne, così a febbraio 2018 sono tornato e incontrato questo simpatico signore (guarda il video qui sotto), proprietario di numerose auto di lusso.
Il suo nome è Sali, il cognome è Gani, lo stesso dell’arrestato di cui sopra, che dichiarava di vivere in casa con 12 persone. Tutti e due sono residenti in via Accademia del Cimento, tutti e due macedoni. Sarà un caso?
In entrambi i casi il Comune rispose alle mie denunce pubbliche, assicurando controlli e confermando di non aver riscontrato anomalie.
E’ grottesco che oggi il sindaco provi a rimediare annunciando la ‘cacciata‘ dei ‘criminali’ dagli alloggi popolari: avevamo dato lui e i suoi assessori tutti gli strumenti per controllare ciò che avevamo denunciato e intervenire prima che succedesse una tragedia.
Nei sopralluoghi ho documentato l’arroganza di quelle persone, orgogliose di rubare e non rispettare le leggi e spavaldi di un’impunità dalla quale si sentono protetti. Hanno provato inutilmente anche a intimidire e minacciarmi pubblicamente perché chiedevo chiarezza sulle loro macchine e ponevo seri dubbi sui requisiti per vivere in una casa popolare. Nei cortili dei palazzi fanno guidare a velocità anche i bambini.
Una situazione che dimostra l’incapacità del sindaco Nardella, di tutta l’amministrazione e del Partito democratico, che hanno scelto allora di mantenere a queste persone la casa popolare: sono politicamente corresponsabili.