Il giornale conservatore spagnolo Abc mostra le prove
3milioni e mezzo a nero per Casaleggio dal dittatore Maduro. La notizia irrompe come una bomba e rimbalza sui quotidiani online di tutto il mondo. L’autorevole giornale conservatore spagnolo Abc sbatte in prima pagina la notizia: “EL CHAVISMO FINANCIO’ EL MOVIMIENTO 5 ESTRELLAS”. Qui il link all’edizione online
3milioni e mezzo in una valigetta. L’investimento di Maduro su Casaleggio.
Secondo Abc nell’estate del 2010 al Consolato del Venezuela a Milano sarebbe arrivata una valigetta con denaro contante, per la precisione 3milioni e mezzo di euro, inviata direttamente da Maduro. Il dittatore venezuelano amato dai comunisti e in seguito comprensibilmente anche dai grillini, avrebbe inviato il denaro per il nascente Movimento 5 stelle a Gianroberto Casaleggio con l’intermediazione di Gian Carlo di Martino.
Non si tratta solo di un pettegolezzo. Il quotidiano spagnolo ABC pubblica un documento ufficiale in cui si ricostruisce la storia dei 3milioni e mezzo.
Il documento è classificato come segreto dalla direzione Generale dei servizi militari venezuelani riporta la data del 5 luglio 2010 e tanto di timbri e firme ufficiali. Impossibile smentirlo o derubricarlo a fake news.
Nel documento si cita l’intermediazione di Gian Carlo Di Martino plenipotenziario del consolato generale venezuelano in Italia. Di Martino si è sempre sbilanciato, anche in dichiarazioni pubbliche in difesa del regime dittatoriale di Maduro, anche quando i poteri erano ufficialmente in mano al Presidente del Parlamento Juan Guaidò. Leggi qui una sua intervista a OPEN.
Il movimento 5 stelle, definito nel documento dei servizi venezuelani “ecologista e anti imperialista”, nel tempo ha poi preso più volte posizioni in difesa della dittatura venezuelana mettendo anche in difficoltà l’Italia nelle sue relazioni internazionali.
La passione dei 5stelle per Maduro
Ma la passione dei 5 stelle per il regime venezuelano è durata negli anni. Anche dopo l’incontro dei 3milioni e mezzo riportato da ABC. Nel Febbraio 2019 quando si discuteva alla Camera la condanna di Maduro e il sostegno a Guaidò, il Movimento 5 stelle spinse il governo in cui partecipava insieme alla Lega ad una posizione ipocrita in cui si chiedeva elezioni in Venezuela senza specificare chi le dovesse gestire, spingendo così l’Italia in una posizione ambigua e ingiustificabile nei consensi democratici internazionali. Leggi qui cosa scrissi sul blog dopo le discussioni in Aula.
Di Battista in un Convegno alla Camera dal titolo “L’alba di una nuova Europa”, il 13 marzo 2015 (Ascolta qui il video integrale dal minuto 7:37) davanti all’applaudente Luigi Di Maio, oggi Ministro degli esteri, difendeva le dittature latino americane e diceva testualmente di Maduro “Non significa che il movimento 5stelle condivida tutto quello che fanno i governi legittimamente eletti venezuelani. E’ un governo legittimo. Esiste l’autodeterminazione dei popoli”.
E ancora: “L’ipocrisia per cui sono nemici perché vogliono che il controllo del petrolio spetti al popolo venezuelano e non alle multinazionali nordamericane o europee”…. “Scrivono che sono populisti, fascisti, comunisti, bolscevichi… Le stesse cose che dicono di me”. “Possiamo imparare qualcosa da loro. Loro hanno fatto cartello.”
Ma leggete anche sui resoconti ufficiali della Camera cosa il grillino Pino Cabras rispondeva ad Andrea Delmastro in Commissione Esteri: “L’appellativo dittatore comunista, con il quale il collega Delmastro Delle Vedove ha definito il presidente Maduro, è inaccettabile”.
Anche queste difese incomprensibili di Maduro e del suo regime non sono una fake news. Avevano, a quanto parte 3milioni e mezzo di motivi per difendere Maduro.
