“Pieroni insinua che Rossi sia un giocatore e non un arbitro della partita del pirogassificatore. Rossi accusa Pieroni di demagogia. Entrambi dimostrano di essere incapaci di governare”.
Così il consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli in merito al cortocircuito istituzionale sorto intorno alla realizzazione, ad opera della Waste recycling di Castelfranco su progetto della NSE di Empoli, di un pirogassificatore. Realizzazione bloccata da una sospensiva decretata dal Tar, contro cui la Regione ha fatto ricorso, differentemente dalla Provincia di Pisa.
“Per comprendere la posta in gioco – spiega Donzelli – è necessario ricordare gli stretti legami tra le due società coinvolte nella realizzazione del pirogassificatore, la NSE e la Waste recycling, ed esponenti di spicco del Pd e della sinistra: Claudio Vanni, responsabile comunicazione di Unicoop Firenze, e sua moglie Nicla Pucci (figlia dell’ex sindaco di Capraia e Limite), rispettivamente socio e presidentessa del Cda di NSE, società il cui responsabile dei rapporti con le istituzioni è l’ex assessore regionale Agostino Fragai; Maurizio Signorini, ex sindaco Pd di Santa Croce sull’Arno. Senza dimenticare che nella compagine societaria di NSE compare SICI, società di cui fa parte anche la Regione Toscana tramite Fidi Toscana, e un fondo con sede legale in Lussemburgo”, aggiunge l’esponente del PdL.
“Coop rosse, paradisi fiscali, e dirigenti di partito si incontrano nel business dei rifiuti. Lo scontro interno al Pd tra il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e il presidente della Regione Enrico Rossi più che motivato da divergenze politiche ho timore di credere che sia animato dall’ingente scommessa economica che si cela dietro il pirogassificatore. Potremmo riassumere che tra Rossi e Pieroni a governare sono i milioni”.