Interrogazione sulla strada abbandonata dalla sinistra: la viabilità bloccata e un sequestro. Fratelli d’Italia con cittadini e amministratori in piazza al passo dei Mandrioli
Una strada abbandonata, la viabilità bloccata, un sequestro e i cittadini infuriati. Fratelli d’Italia è sceso in piazza per la strada del passo dei Mandrioli e presenta un’interrogazione parlamentare.
Una manifestazione organizzata dal deputato Galeazzo Bignami: con lui in piazza gli amministratori del territorio. Insieme a lui a protestare per la messa in sicurezza del passo dei Mandrioli, che unisce Emilia Romagna e Toscana, anche il casentinese e responsabile degli enti locali di Fratelli d’Italia Toscana Federico Dini, insieme a David Marri, consigliere comunale di Poppi (Arezzo).
Nell’interrogazione di cui sono firmatario insieme all’On.Bignami, Fratelli d’Italia chiede di intervenire urgentemente e di promuovere un tavolo di confronto con le regioni e le province interessate.
La tormentata storia della strada e il sequestro
La provinciale 142 detta del “Passo dei Mandrioli” è una importante arteria: dallo scorso maggio nel versante romagnolo è stata chiusa al traffico dei mezzi pesanti di portata superiore alle 3,5 tonnellate. Il traffico scorre a senso unico alternato per i mezzi leggeri in tre diversi tratti.
Un provvedimento questo, disposto dalla Provincia di Forlì-Cesena, che è frutto di un decreto del Gip nell’ambito di un procedimento pendente presso la Procura di Forlì. Tutto è scaturito a seguito di una segnalazione avanzata dal Comitato per segnalare lo stato di scarsa manutenzione della strada del passo dei Mandrioli.
In particolare, alla base del sequestro preventivo, ci sarebbe il pericolo di caduta massi nelle zone più esposte del tratto stradale, con conseguenti rischi per l’incolumità pubblica.
Sull’intero percorso stradale del passo dei Mandrioli è stata inoltre rilevato l’irregolarità delle installazioni guardrail e della segnaletica verticale. Le delimitazioni del margine della strada sono in larga parte non presenti o non in linea con le recenti normative.
L’indagine riguarda la commissione dei reati di “omesso collocamento o rimozione di segnali o ripari”, “getto pericoloso di cose” e “lesioni personali colpose”.
Nel 21 dicembre 2019 un’auto con due donne a bordo fu colpita da pietre cadute dal costone. In quel tratto non c’era il paramassi che caratterizza il tratto centrale della strada.
La prolungata situazione di chiusura rischia di provocare pesanti disagi, con gravi ripercussioni dal punto di vista economico e turistico. Una situazione simile a quello che è avvenuto con la chiusura del viadotto Puleto lungo la E45.
