Dall’azienda di Figline Valdarno (Firenze) licenziamenti per gli operai. Bekaert inaffidabile, Governo e Regione Toscana incapaci
La Bekaert con una nota ha comunicato 176 licenziamenti degli operai della fabbrica di Figline Valdarno (Firenze). Una decisione inaccettabile che tira in ballo anche l’incapacità delle istituzioni.
Una situazione, quella della crisi della Bekaert, che si protrae da almeno due anni e mezzo. I licenziamenti sono il frutto dei ritardi del governo sugli ammortizzatori sociali, ma soprattutto nella gestione del tavolo di crisi.
Tutto nonostante le iniziative di Fratelli d’Italia per il loro rinnovo e le ripetute richieste di intervento ignorate da parte del tavolo di crisi istituito dal Ministero del Lavoro.
Anziché fare lo scaricabarile fra governo e Regioni occorre trovare una soluzione immediata per i 176 operai della fabbrica. La multinazionale si è dimostrata un interlocutore inaffidabile e governo e Regione Toscana sono state incapaci di far funzionare gli strumenti attivati e attivabili, a partire dal tavolo di crisi.
Adesso l’unica cosa che conta è non abbandonare le 176 persone e le loro famiglie. Non possono pagare gli errori di altri: si rinnovino subito gli ammortizzatori e si cerchi attivamente una soluzione” contro i licenziamenti dei lavoratori della Bekaert.
Per questo sulla vicenda dei licenziamenti alla Bekaert ho presentato un’interrogazione urgente al governo.
Sulla Bekaert abbiamo provato in ogni modo a sottoporre la nostra collaborazione a governo e Regione. Purtroppo registriamo che questo è stato inutile. Il governo Conte, come successo anche per l’emergenza coronavirus, non accetta la collaborazione delle opposizioni e, dopo ripetuti fallimenti, accusa noi di irresponsabilità. I licenziamenti sono il frutto amaro di questo comportamento.
Ecco quando la sinistra bocciò la nostra proposta per gli ammortizzatori sociali.
A noi non interessano le polemiche politiche, semplicemente rinnoviamo il nostro appello. Mettiamoci ad un tavolo tutti insieme e troviamo una soluzione per il futuro dei lavoratori.