Il legame fra Tiziano Renzi e l’ultimo direttore di Banca Etruria Lorenzo Rosi, oggi indagato dalla Procura di Arezzo, è acclarato e lo dimostreremo nei dettagli nelle prossime ore: un sistema di scatole cinesi e sinergie societarie che, attraverso l’utilizzo del potere, è mirato al guadagno di pochi, fra i quali i familiari del Presidente del Consiglio.
Oltre ai rapporti di consulenza affidati dalle società di Rosi a Tiziano Renzi per la realizzazione degli outlet, ci sono legami societari importanti non solo con i familiari del premier ma anche con uomini della sua stretta cerchia.
Questo, dopo i recenti provvedimenti assunti dal governo nei confronti delle banche, fa emergere un conflitto d’interesse palese che coinvolge lo stesso Presidente del Consiglio.