Giornata mondiale dei disabili: il giornalista e il parcheggio nel posto disabili mai chiarito. Interrogazione ad Arezzo su Scanzi
Fare chiarezza sul parcheggio di Andrea Scanzi nel posto dei disabili: dopo un mese e mezzo il giornalista non ha chiarito. Così nella Giornata sulla disabilità il Gruppo Consiliare di Arezzo “Ora Ghinelli 20-25” ha chiesto al Comune della città toscana in una interrogazione di far luce sulla questione.
Secondo le ricostruzioni, dice l’interrogazione, il 21 ottobre scorso Andrea Scanzi “avrebbe lasciato in sosta la propria auto su parcheggio destinato a disabili”, occupando due posti. Notizia diffusa da Il Primato Nazionale.
Sul presunto parcheggio di Scanzi nel parcheggio disabili l’interrogazione chiede “di far appurare se il noto personaggio aretino sia il reale intestatario o conducente dell’auto”.
Ed ancora di appurare se “sia stato redatto giusto verbale e quali siano state le eventuali altre azioni intraprese” nei confronti di Scanzi per aver eventualmente usato un parcheggio disabili.
L’indignazione delle associazioni di volontariato
Sul parcheggio nel posto disabili è intervenuta anche Faustina Marcella Bertollo, garante per i diritti dei disabili di Arezzo e presidente dell’associazione di volontariato ”Crescere'”. “Il discorso è sempre lo stesso: – ha commentato – gli obblighi ci sono, ma sta alla coscienza delle persone applicarli. Ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni. Anche Scanzi”.
La gente, ha detto la presidente, “fa queste cose per comodità, a volte per negligenza, altre volte ancora pensando ‘tanto è solo per 5 minuti’. Non capendo che possono essere proprio quei 5 minuti a fare la differenza per chi ha una disabilità motoria, fisica o mentale. E’ chiaro che chi riveste un ruolo pubblico, una carica, o è un personaggio noto, dovrebbe dare sempre il buon esempio”.
Fratelli d’Italia all’attacco
Secondo Antonio Guidi, responsabile del Dipartimento disabilità ed equità sociale di Fratelli d’Italia, il “gesto non rappresenta soltanto un danno materiale”, ma “anche psicologico”. “Infatti, lo costringe a riflettere in maniera inaccettabile, triste e pesante sulla sua disabilità, anche in un momento di impegno, svago o magari anche affettivo”. Per Guidi il parcheggio disabili “dovrebbe essere considerato quasi una piccola ‘patria sacra’, intoccabile su cui però Scanzi ha pensato bene di parcheggiare il proprio Suv”.
“In questa giornata della disabilità stride il silenzio del giornalista Scanzi a chi gli chiede spiegazioni della macchina nel parcheggio in due posti auto riservati ai disabili”. Lo ha detto Maria Teresa Bellucci, deputato di Fdi in occasione della giornata sulla disabilità.
“Scanzi pur avendo un’ottima dialettica, ed essendo in prima linea sui social, – aggiunge – su questa vicenda continua a tacere e a bloccare gli utenti che gli chiedono spiegazioni”. Per Bellucci “è ancora più sconvolgente non chiedere scusa, qualora questo fatto fosse confermato. Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole vuote”.
Per la senatrice Fdi Isabella Rauti il parcheggio nel posto disabili di Scanzi è segno della “grave assenza di attenzione e sensibilità al mondo della disabilità”. Per Rauti non si può parlare solo di una “superficialità”, ma è “un male più profondo”. “Occorre lavorare per creare i presupposti di un welfare inclusivo e ispirato ai principi di pari opportunità che non discrimini le persone disabili”.