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Meloni dal contingente italiano in Libano: “Missione indispensabile”

Dopo l’incontro con il Primo Ministro libanese Miqati, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata presso la base militare di Shama dal contingente di soldati italiani

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata a Shama, nel sud del Libano, per far visita, in occasione delle festività pasquali, al contingente militare italiano durante il suo viaggio nel paese. Il contingente italiano è inquadrato all’interno di una missione di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale.

Il Presidente Meloni alla base di Millevoi

Presso la base Millevoi, il Presidente Giorgia Meloni ha portato ai militari italiani lì dispiegati nell’ambito della missione Unifil, nonché ai militari della Missione militare italiana bilaterale in Libano, denominata Mibil, la riconoscenza e l’apprezzamento da parte del governo italiano per l’impegno portato avanti dai soldati in uno scenario di sicurezza non effettivamente stabile.

I soldati lavorano per la tutela della pace e della sicurezza internazionale, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel sud del Libano, proprio a Shama, l’Italia è responsabile del Settore ovest della missione Unifil, nella quale in questo momento è presente la Brigata alpina Taurinense. Il numero massimo annuale di soldati e mezzi italiani autorizzato dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è di 1.256 militari, 374 mezzi terrestri e sei mezzi aerei.

Meloni: “Grazie di aver accettato di venire fino qui”

“Grazie per aver accettato di venire fino qui, in Libano, dove da decenni le nostre forze armate costituiscono un pezzo fondamentale della missione Unifil, una missione che per la nostra Nazione è indispensabile, in una terra che è la culla di grandi civiltà, che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza tra diverse tradizioni, tra diverse confessioni religiose.

Una Nazione alla quale l’Italia è legata da una lunga storia di amicizia che riveste un ruolo, come voi sapete molto meglio di me, fondamentale nel Medio Oriente, fondamentale nel mantenimento degli equilibri in questa Regione.

E lo sapete così bene che qui, oltre al lavoro che portiamo avanti nell’ambito delle Nazioni Unite, l’Italia declina il suo impegno anche a livello bilaterale con la missione Mibil che sostiene e forma le forze di sicurezza libanesi, che sono a loro volta essenziali per salvaguardare il quadro istituzionale di questa Nazione”, ha dichiarato il Presidente Giorgia Meloni all’inizio del suo discorso al contingente di soldati italiani in Libano.

Meloni: “So cosa voglia dire non esserci per le persone che amiamo”

“So però che tutto questo comporta un prezzo alto da pagare per voi. Nel mio piccolo so che cosa voglia dire non esserci per le persone che amiamo, semplicemente perché devi fare bene il tuo lavoro, devi portare a termine la tua missione. Però c’è una differenza: il giorno di Pasqua io sarò con la mia famiglia e voi no.

E allora anche per questo sono qui, e concludo, perché se è vero che la patria è una madre, ed è vero, allora qualsiasi madre che possa farlo, se ha un figlio lontano, quando arrivano le feste, lo raggiunge per dirgli la tua famiglia c’è, la tua famiglia è fiera di te. E sono molto contenta di avere l’occasione di pranzare con voi oggi, come fanno tutte le famiglie, per ricordarci che noi siamo tutti legati, indipendentemente da quale sia il nostro compito, indipendentemente da quale sia il nostro ruolo, indipendentemente da quale sia la nostra mansione, noi operiamo tutti per il buon nome della nostra famiglia.

Noi operiamo tutti per l’amore che ci lega a quella famiglia”, ha concluso Giorgia Meloni.