Caos comunicazione sui treni per i lavori sulla Prato-Bologna. Toscana ed Emilia-Romagna abbandonano i pendolari: interrogazione di Fratelli d’Italia
Pendolari trattati come nullità, senza informazioni e abbandonati dalle istituzioni. Treni soppressi e servizi sostitutivi insufficienti, con l’aggravante di una comunicazione latitante. I lavori sulla Direttissima ferroviaria Prato-Bologna hanno rottamato le migliaia di persone che ogni giorno la popolano, in Toscana come in Emilia Romagna.
Fratelli d’Italia si schiera dalla parte degli utenti e dei comuni tosco-emiliani attraversati dalla linea, che hanno denunciato la pessima gestione della mobilità con l’inizio dei lavori.
Per questo insieme ai deputati deputati toscani ed emiliano-romagnoli di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, Tommaso Foti e Galeazzo Bignami ho presentato un’interrogazione. Abbiamo chiesto al governo che le regioni si mettano a un tavolo con i pendolari e i comuni per trovare le soluzioni durante i lavori della tratta Firenze-Bologna.
I lavori per la Prato-Bologna sarebbero dovuti iniziare un anno e mezzo fa: in tutto questo tempo nessuno ha pensato di comunicare i tempi dei vari slittamenti e l’inizio dei lavori. Una modalità assolutamente inaccettabile che ha abbandonato a se stessi, senza informazioni, i pendolari che ogni giorno si spostano su quella tratta.
Per di più Toscana ed Emilia Romagna non adeguatamente coinvolto i comitati per concordare i servizi in base alle esigenze degli spostamenti. I lavori della Prato-Bologna dureranno alcuni anni e non è in alcun modo accettabile gestire in questo modo le conseguenze.
Una gestione dei trasporti che, insieme alla si conferma assurda e fortemente deficitaria: chiediamo che le istituzioni rimedino al più presto. Toscana ed Emilia Romagna si impegnino affrontare la situazione.