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La sinistra specula su migranti e tragedie in mare

Sinistra specula migranti

Neanche di fronte alla tragedia di Cutro Pd e sinistra smettono di strumentalizzare. Per loro la colpa è del governo, per noi è dei trafficanti di uomini

Non ce la fanno, non riescono tacere davanti a decine di vittime, a non strumentalizzare una tragedia pur di attaccare il governo. Neanche il tempo del cordoglio che già nelle ore immediatamente successive il terribile naufragio del barcone di migranti di fronte alla costa di Crotone da sinistra si sono levate accuse immotivate contro il centrodestra e l’esecutivo. Una su tutte, quella della neosegretaria del Pd, secondo cui la strage “pesa sulle coscienze di chi ostacola i salvataggi”. Un chiaro riferimento al decreto che ha previsto un codice di condotta per le ong. Per un pugno di voti la sinistra non esita a fare campagna elettorale sul lutto e sul dolore. Per loro la causa delle sciagure in mare è il governo di centrodestra, per noi sono i trafficanti di uomini.

Nessun legame tra il decreto sulle ong e la tragedia di Cutro

“Senza il decreto sulle ong non ci sarebbe stata la tragedia di Cutro”. Falso, drammaticamente falso. Chi lo afferma dimentica di dire che le ong effettuano interventi di salvataggio sulla rotta del Mediterraneo centrale e non su quella proveniente da Est, prevalentemente dalla Turchia. Come il barcone affondato il 25 febbraio lungo la costa crotonese. Una rotta che, dopo anni di calo, sta registrando un incremento significativo (quasi 43mila persone nel 2022, con un aumento del 108% rispetto al 2021). A gestire la tratta, come ricordato in questo articolo di QN, organizzazioni criminali turche, in collaborazione con scafisti russi e ucraini. Trafficanti di uomini senza scrupoli che non esitano a stipare all’inverosimile improbabili imbarcazioni né a lasciarle andare alla deriva al primo segnale di pericolo. Per loro, non per i migranti. Sono loro i veri nemici, ed è per questo che la risposta sta nell’impedire le partenze, come ha ricordato ieri Giorgia Meloni a “Cinque minuti“.

Fermare l’immigrazione clandestina per impedire tragedie nei nostri mari

I nostri mari non devono più essere vie privilegiate dai trafficanti di uomini. E non devono esserlo per un sacrosanto principio di legalità, certo. Ma anche perché non devono più essere causa di morte, perché non devono più essere dei cimiteri. Ma i mari sono sterminati, e per quanto attenti si può stare, una piccola imbarcazione può sfuggire alle segnalazioni e affondare prima che possano giungere i soccorsi. Chiunque li metta in atto. A dircelo è la storia, quella che la sinistra non ricorda. Perché ricordarlo non sarebbe funzionale alla sua narrazione e al suo attacco al governo. E allora facciamolo noi. La tragedia di Cutro non è purtroppo il primo né il peggior naufragio accaduto lungo le nostre coste. Natale 1996: 283 persone muoiono a causa del naufragio di una vecchia imbaracazione di legno al largo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. 3 ottobre 2013 : a poche miglia da Lampedusa cola a picco una barca libica, con oltre 500 persone a bordo. Se ne salvarono solo 155. 14 aprile 2015: circa 300 vittime in un naufragio tra la Libia e la Sicilia. 18 aprile 2015, nel canale di Sicilia affonda una barca eritrea: 58 vittime accertate, tra i 700 e i 900 dispersi presunti. Un elenco incompleto delle più gravi sciagure accadute nei nostri mari. E accadute quando al governo del paese c’era il centrosinistra. Ma avvenute non certo perché al governo del paese c’era il centrosinistra. C’è chi specula e accusa di disumanità e chi punta a individuare il problema, intervenire per risolverlo ed evitare così nuove tragedie. L’obiettivo del governo Meloni è far sì che non si debbano più piangere altri morti, e per farlo è fondamentale colpire chi sfrutta l’immigrazione e non esita a far salire su delle carrette del mare centinaia di persone, ben sapendo che rischiano di affondare. O magari, come accaduto in passato, stringendo accordi con organizzazioni non governative. Puntare il dito contro il governo anziché sui veri responsabili non impedirà il ripetersi di nuove sciagure.