Piazzò una bomba la notte di Capodanno davanti ad una libreria a Firenze, fu condannato a otto anni ed ora, dopo due anni di latitanza, l’anarchico è stato arrestato ed assicurato alla giustizia
Era la notte di Capodanno. E l’ordigno con il quale voleva far esplodere la libreria a Firenze causò la perdita di una mano e di un occhio di Mario Vece, artificiere della Polizia di Stato. Fu condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a una pena di otto anni di reclusione. Riuscì a scappare ma, dopo 2 anni di latitanza, Salvatore Vespertino, anarchico sardo, è stato finalmente assicurato alla giustizia.
La bomba di Capodanno
Salvatore Vespertino è un anarchico sardo che nel 2017 tentò con un ordigno di far esplodere la libreria “Il Bargello” a Firenze. Nel tentativo di disinnescare la bomba, Mario Vece, un artificiere della Polizia di Stato rimase ferito gravemente perdendo una mano e un occhio. Grazie ad una traccia di Dna, che la Polizia scientifica riuscì a trovare sull’ordigno esplosivo, è stato individuato come responsabile dell’attentato.
La Corte di Cassazione lo ha condannato, in via definitiva, alla pena di anni otto di reclusione per i per i reati di fabbricazione, detenzione e porto di ordigno esplosivo, nonché per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravi e danneggiamento. Poi riuscì a scappare, ma adesso è stato arrestato ed assicurato alla giustizia.
Catturato l’anarchico latitante
Dall’inizio della sua latitanza è stato immediatamente formato un gruppo investigativo di cui facevano parte la Direzione centrale della Polizia di prevenzione e la Digos di Firenze. Per la ricerca, le Forze dell’Ordine si sono focalizzate sulle conoscenze dell’anarchico che li hanno condotti fino in Spagna. La collaborazione con la Polizia nazionale spagnola ha portato poi all’arresto, questa notte, di Salvatore Vespertino a Vallecas, quartiere di Madrid.
Un plauso alle Forze dell’Ordine e a tutte le Autorità che hanno preso parte alle ricerche e consentito di assicurare alla giustizia il pericoloso anarchico condannato ad otto anni di carcere in via definitiva.
Nel 2017, quando ero Consigliere regionale in Toscana, grazie ad una mozione di Fratelli d’Italia, riuscimmo a far approvare un contribuito di solidarietà a Mario Vece, l’artificiere che facendo il suo lavoro rimase gravemente ferito. Un contributo simbolico, ma importante per rappresentare la doverosa vicinanza delle istituzioni nei confronti di vittime di gravi fatti di criminalità.