Il Ministero della Salute sta attendendo i risultati delle verifiche effettuate dai Nas per assumere provvedimenti nei confronti delle trasmissioni di Adriano Panzironi, coinvolgendo anche il Consiglio superiore di Sanità.
Il provvedimento sanzionatorio della “rettifica“, paventato dal governo dopo la nostra interrogazione, però, non basta. L’Agcom deve intervenire per interrompere la messa in onda di quei contenuti che rischiano di convincere le persone che un metodo alimentare, peraltro contrario alle teorie mediche, e gli integratori che lo stesso Panzironi vende insieme al fratello, possano servire nella cura di malattie anche gravi come il cancro o l’Alzheimer.
Siamo soddisfatti che il Ministero si sia mosso sulla vicenda ma nel frattempo Panzironi continua ad andare in onda diffondendo contenuti pericolosissimi. Il governo deve tutelare la salute dei cittadini, per questo non può essere sufficiente chiedere uno spazio di replica previsto dall’articolo 7 della legge 175 del 1992 come paventato oggi in Aula dal sottosegretario.
Le trasmissioni di Panzironi si presentano come spazi informativi mentre in realtà sono veri e propri spot che tra l’altro propagandano gli integratori venduti da una società di cui egli stesso è proprietario. Ci auguriamo che la nostra sollecitazione induca il governo ad intervenire in maniera repentina per tutelare la salute dei cittadini.