Dobbiamo essere orgogliosi del contributo silenzioso ma costante che l’Italia ha dato in tutta questa fase. Italia che è pronta a fare la sua parte: pronta a contribuire alla stabilizzazione, alla ricostruzione, allo sviluppo di Gaza.
L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza. Il governo Meloni ha da sempre sostenuto questo piano. Complici, sì: della pace in Palestina.
Meloni: “Italia pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza”
“L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate. Desidero ringraziare il Presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto.
Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta. Per questo esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace. L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza.
Dobbiamo essere orgogliosi anche del contributo silenzioso ma costante che l’Italia ha dato in tutta questa fase e chiaramente lo dico anche per ribadire che l’Italia è pronta a fare la sua parte: è pronta a contribuire alla stabilizzazione, alla ricostruzione, allo sviluppo di Gaza, con l’ottimo rapporto che può vantare con tutti gli attori della regione. C’è ancora moltissimo lavoro da fare, si parla della realizzazione della prima fase del Piano di pace, che è molto complesso, sarà lungo, ci sarà bisogno del sostegno di tutti. Però penso davvero che sia un nuovo inizio. Ho visto delle immagini commoventi della popolazione di Gaza che festeggiava quello che sta accadendo e penso che lo dobbiamo festeggiare tutti, ma che dobbiamo continuare anche a tenere l’attenzione sul lavoro molto delicato, molto importante che va fatto”, ha affermato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Ecco cosa prevede il piano di pace
Il piano di pace accettato dalle due parti prevede che gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas vengano liberati entro 72 ore. Dall’altra parte Israele libererà 250 prigionieri palestinesi e 1.700 palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre. Donald Trump presiederà poi l’organismo di transizione insieme ad altri primi ministri che verranno annunciati, come Tony Blair.
Non soltanto. L’accordo prevede anche l’entrata immediata di tutti gli aiuti umanitari di cui la popolazione ha bisogno. Gli Stati Uniti insieme ai Paesi arabi invieranno poi i loro militari per garantire la sicurezza interna ed addestrare le future forze di Polizia palestinesi.
Hamas non avrà ruolo
Fondamentale per il futuro della Palestina è l’assenza di Hamas. Questa sarà infatti smilitarizzata. I miliziani avranno due opzioni. A chi si impegnerà per una coesistenza pacifica verrà concessa l’amnistia. Tutti gli altri verranno esiliati.
Obiettivo dell’estrema sinistra era la guerriglia urbana
Oggi certifichiamo il fallimento dei movimenti di estrema sinistra, il cui unico obiettivo è stato la guerriglia urbana. Un primo passo importante per la costituzione della Pace a Gaza è stato possibile anche grazie al governo Meloni.