Un esposto alla Corte dei Conti per contestare il danno erariale ad oltre cento enti locali che hanno concesso il patrocinio alle iniziative di gay pride in tutta Italia. A presentarlo oggi in dodici procure territoriali è Filippo Fiani dell’Associazione Difesa dei valori.
Abbiamo reso noto l’iniziativa in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Decine di comuni a guida Pd, centrosinistra e Movimento 5 Stelle patrocinano e sostengono manifestazioni che promuovono la poligamia e la pratica barbara dell’utero in affitto: è surreale e indecoroso associare il nome di istituzioni a pratiche raccapriccianti vietate dalla Costituzione italiana.
L’esposto contesta il danno erariale alle regioni Lazio, Campania, Piemonte, Toscana, Umbria e a comuni come Roma, Firenze, Napoli, Catania, Cagliari, Torino, Milano, Trento, Bolzano ed è stato presentato alle procure di Campania, Lombardia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana, Sicilia, Veneto, Sardegna, Liguria, Trento e Bolzano.
Non possiamo accettare che una parte politica utilizzi le risorse pubbliche per diffondere pratiche raccapriccianti e diseducative, chiediamo che la magistratura contabile intervenga per recuperare le risorse dai responsabili di scelte assurde.
Alla conferenza stampa erano presenti Filippo Savarese (Direttore delle campagne di “CitizenGo Italia”), Jacopo Coghe (Presidente “Generazione Famiglia”), Giusy D’Amico (Presidente “Non si tocca la famiglia”), Maria Rachele Ruiu (Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”).