Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha nominato Guido Castelli responsabile nazionale del Coordinamento Autonomie Locali del partito.
Per dieci anni sindaco di Ascoli Piceno, oggi Guido Castelli è presidente della Fondazione Ifel, la struttura dell’Anci al servizio dei Comuni per la consulenza e la formazione sui temi della finanza locale.
Castelli ha recentemente fatto ingresso in Fratelli d’Italia: la sua scelta è stata ufficializzata nel corso di “E’ sempre più blu”, iniziativa che si è svolta venti giorni fa a Catania.
Da parte mia rivolgo un grande in bocca al lupo a lui per la nomina, sono certo che saprà svolgere questo importante incarico con la professionalità e l’impegno che hanno contraddistinto da sempre la sua azione politica.
“Ringrazio Giorgia Meloni per la fiducia che mi ha accordato – commenta Castelli – e conto sul contributo e sulla collaborazione essenziale dei tanti capaci e competenti amministratori locali di Fratelli d’Italia: non solo i sindaci di alcune grandi città, come Catania, Cagliari, L’Aquila, Pistoia, Pordenone, Ascoli Piceno ma anche i colleghi di decine di località più piccole, così come le centinaia di consiglieri comunali che si impegnano quotidianamente per rendere le città luoghi migliori dove vivere”.
“Fratelli d’Italia – aggiunge – si va affermando un po’ ovunque in Italia come il movimento capace di integrare tradizione e futuro, modernizzazione e appartenenza. La crescita politica propiziata dal talento di Giorgia Meloni necessita di una classe dirigente che, anche a livello locale, sappia interpretare il messaggio conservatore e sovranista di Fratelli d’Italia”.
“Arrivo a dire che dopo la stagione del centralismo inaugurata da Monti e proseguita dai governi del centrosinistra, il nostro impegno per rafforzare città, comuni e province, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà, può alimentare un nuovo patriottismo comunale – spiega Castelli – perché il senso di appartenenza alla Nazione, alla Patria comune, deve rinascere proprio dal Comune, dal municipalismo operoso che è parte integrante della storia del nostro Paese”.
“Le comunità locali, i territori, non sono negatività passatista, sono il luogo dei legami e delle identità. Possono rappresentare il futuro di un rinnovato legame dei cittadini con le Istituzioni – conclude – e sono la condizione di qualunque solida ripresa economica e sociale”.