Finalmente la fondazione “Il Forteto” è stata sciolta: un passo in avanti importante che rappresenta però solo il minimo sindacale.
Con la commissione d’inchiesta parlamentare indagheremo, perché vogliamo sapere perché la Regione Toscana abbia consentito così a lungo, dopo i gravissimi fatti emersi, che i sodali di Fiesoli potessero ancora godere di un riconoscimento dalle istituzioni.
In questa vicenda c’è ancora molto da fare: c’è sempre l’impressione che siano ancora in molti quelli che ostacolano il percorso verso la verità e la giustizia per le vittime.
La commissione che si sta insediando a Roma avrà il compito di fare chiarezza e di accelerare il percorso verso la pulizia nella cooperativa, a partire dall’allontanamento dei membri della setta e il riconoscimento dei risarcimenti per chi ha subito le pesanti angherie.
Tutte queste cose sono alla base del ripristino della normalità, che non può prescindere dalla richiesta che per il capo della setta, Rodolfo Fiesoli, sia al più presto emessa la sentenza finale che infligga una pena esemplare.