Nella biblioteca comunale di Campi Bisenzio (Firenze) il libro sull’educazione curato dal pedofilo Fiesoli, in carcere per gli abusi al Forteto
La biblioteca comunale di Campi Bisenzio ha ancora nel suo catalogo un libro di Rodolfo Fiesoli, il pedofilo del Forteto oggi in carcere per abusi e maltrattamenti su minori. Si intitola “Il libro dimenticato dalla scuola”. E’ scritto direttamente dalla Fondazione Forteto (oggi sciolta).
Si tratta di un fatto gravissimo denunciato dal settimanale Bisenzio Sette. Oggi mi sono recato nella struttura: chiediamo al sindaco Emiliano Fossi di rimuovere immediatamente il libro di Fiesoli dalla biblioteca. E’ una vergogna: porterò il caso in commissione d’inchiesta parlamentare
Per di più nella stessa biblioteca non è mai stato inserito in catalogo il libro “Setta di Stato” che denuncia lo scandalo del Forteto. Il testo è stato donato dai consiglieri di centrodestra alla struttura del Comune.
Possibile che il Comune e i responsabili della biblioteca non si siano resi conto che sui loro scaffali in biblioteca c’è un libro educativo curato da un pedofilo (Fiesoli) più volte condannato per violenze e maltrattamenti?
Dopo aver occultato la verità per anni, adesso la sinistra vorrebbe farci credere che sul Forteto si è voltato pagina. Ma il caso del libro di Fiesoli in biblioteca dimostra per l’ennesima volta che purtroppo non è così.
Episodi del genere, e non è certo il primo che emerge, dimostrano che la sinistra non ha ancora fatto i conti con questi fatti. Non riescono ad ammettere di aver commesso un errore gravissimo nel dare credito a Rodolfo Fiesoli e alle tesi del Forteto: tanto da portare il libro in biblioteca. In questa come in altre.
C’è ancora tanto da fare per restituire alle vittime un briciolo di verità e giustizia che lo Stato deve loro. Per anni le istituzioni, la magistratura e proprio il mondo culturale, a partire dalle Università, si sono affiancati in modo sconcertante a Fiesoli e ai suoi sodali. Questo libro si trova ancora oggi in biblioteca in altre strutture a Firenze.
Questo dimostra che ancora poco è cambiato dai tempi in cui accademici, politici, o esperti giuristi si prestavano alle amenità del Forteto. Così hanno pubblicato, libro o tesi che sia, su metodi raccapriccianti insieme a personaggi esperti in gravi violenze fisiche e psicologiche. Ancora oggi, purtroppo, c’è chi diffonde questi testi.
