Fratelli d’Italia incassa nuove adesioni. Oggi in Consiglio comunale a Calenzano abbiamo annunciato, insieme al portavoce provinciale Claudio Gemelli, l’ingresso di Americo D’Elia, consigliere comunale di Calenzano, ormai ex Movimento 5 Stelle.
Ho corteggiato a lungo Americo, perché è un giovane molto attivo sul territorio, che si sporca le scarpe come piace fare a noi. Nella sua scelta ha pesato certamente la sua esperienza giovanile con Allenza nazionale.
Ecco la lettera con la quale D’Elia ha deciso di passare con Fratelli d’Italia.
Avevo solo 18 anni quando feci la mia prima ed ultima tessera di partito con alleanza nazionale,
prima di partire per la vita militare e da allora mi sono sempre impegnato in prima persona per
dare un segnale alla politica che in questi anni sbagliava, senza ascoltare la voce disperata del
popolo.
Nel 2014, quindi, decisi di aderire ad un lista civica, dove non si dovevano avere tessere e dove
tutti potevano aderire, chiamata Movimento 5 stelle che racchiudeva a mio avviso una buona parte
di quel modo di fare politica che avevo sempre sognato: l’ascolto dal basso, la democrazia diretta,
quella voglia di aiutare e dare una mano agli ultimi.
Poi nel corso di questi anni, quella lista civica è diventata un partito, oggi è addirittura un partito di
governo che sta dimostrando tutte le sue contraddizioni e, purtroppo, le bugie raccontate per anni.
Dal condono fiscale, alle assunzioni nella segreteria di Di Maio di due consiglieri comunali, alle
auto blu e le scorte, le promesse mancate sui vaccini quelle della bonifica di aree come la terra dei
fuochi o dell’ilva a Taranto, passando per la difesa, dove sembra esistere l’illusione del
cambiamento ma nella buona sostanza si assiste all’opera di un passato Pd con annunci e promesse
di miglioramento che passano sempre per le solite persone.
Battaglie ideologiche insensate come la prescrizione che porterà un allungamento dei processi e chi
conosce la giustizia e la vive come me sa che sarà esattamente cosi. Per non parlare di un decreto dignità che non ha visto luce e che oltre agli annunci non abbiamo ancora capito o visto gli effetti.
Sul decreto sicurezza, unica proposta seria in 5 mesi, assistiamo da giorni al tira e molla della solita
parte sinistra del movimento che vorrebbe combattere la criminalità con l’amore come qualcuno ha
detto e non con il pugno duro visto lo stato di insicurezza che ormai è diffuso nel paese proprio per
colpa di anni vuoti e di anni passati ad indebolire il controllo del territorio, preferendo slogan al
pugno duro contro i criminali.
Sono stanco di slogan e parole vuote.
C’e’ bisogno di un ideologia seria e precisa, che abbia ben saldi i valori di un partito ed i valori di
una storia che deve guidare il nostro futuro. In questo momento far finta di essere un pò di destra ed un pò di sinistra per raccattare consensi significa giocare con i sentimenti delle persone, significa prendersi gioco del popolo.
Non ho mai nascosto in questi anni la mia appartenenza politica e la mia storia, ho cercato in ogni
caso di rispettare anche alcune scelte molto a sinistra, del Movimento Toscano. Movimento nella quale hanno trovato casa tanti soggetti provenienti dalla stessa sinistra litigiosa, invidiosa che conosciamo.
Gente che ha avuto un forte scontro con me, dai primi mesi dopo la mia elezione, da Campi
Bisenzio a Sesto Fiorentino, passando anche per alcuni membri della regione che hanno voluto
trascinare il movimento su un ideologia sinistra ormai superata e fallita come il fallimento dei
risultati elettorali degli ultimi anni e degli ultimi mesi nei comuni toscani dimostrano.
Parlare di sicurezza di immigrazione nel 5 stelle Toscano è come bestemmiare. Sono sempre stato visto come un diverso ,solo perché indossavo una divisa ed ero secondo loro uno di quelli da identificare tramite il casco , uno di quelli che parlava di sicurezza perché ero un leghista .
Durante l’ultima campagna elettorale di Campi Bisenzio, avendo già firmato un contratto di
governo con la lega decisi di appoggiare durante il ballottaggio storico, che per la prima volta
poteva far cadere un comune storicamente di Sinistra i nostri alleati della Lega.
Successe il finimondo ci vietarono anche di andare ad una evento in cui un senatore della Lega
veniva a spiegare il contratto di governo votato pochi giorni prima da tutti gli iscritti. Qualche giorno dopo però senza battere ciglio un ex candidato al senato nel collegio di Sesto fiorentino con il movimento 5 stelle fu inviato in un evento politico locale con una lista che appoggiava la sinistra e l’ex sindaco Chini senza nessun problema o imbarazzo da parte dei consiglieri regionali. Fui addirittura richiamato da alcuni parlamentari perché secondo loro avevo favorito la Lega.
Allora, in questi mesi ha maturato in me questo sentimento di non rinnegare ciò che ero e ciò che
sono stato in questi anni, di non farmi dettare la parola da qualcuno seduto dietro un computer a
Roma o a Milano pagato da una società privata che decide cosa fare e chi può parlare.
Per racchiudere oggi cosa è diventato il Movimento non si può che ricordare un discorso di Giorgia
Meloni parlando della sinistra:“Una certa curiosità verso la sinistra l’avevo. Ma poi mi sono confrontata con un ambiente che non
aveva rispetto nei confronti di chi la pensava in maniera diversa, l’arroganza: i democratici siamo
noi, quelli per la pace siamo noi, quelli bravi e buoni siamo noi, e se tu non la pensi come noi ti
sputiamo in faccia”.
Ecco questo è il movimento oggi, senza un organizzazione di base, senza una linea comune ma una
gran confusione con tutti che dicono il contrario di tutto e se vieni escluso come a Campi a Siena a
Vicenza senza un motivo non hai una risposta e non hai diritto di replica.
Io sono uno uomo di Stato, sono un uomo di legge e credo in questo paese, credo nella democrazia
e nessuno potrà togliermi la parola. In questi 4 anni l’ho dimostrato con i fatti, le mie battaglie per la sicurezza, la legalità, la giustizia sociale, l’ambiente sono il segnale che la storia personale di ogni uno di noi non si cancella con due annunci e tre battute, finita la protesta devono prevalere i valori ed i sentimenti che ci portiamo dentro e con cui siamo cresciuti.
Per tutti questi motivi e sogni infranti ho deciso di mettere alle spalle la mia esperienza politica al
Movimento Cinque Stelle e,s eppur avvertendone il peso sofferente di tale decisione, ho deciso di
ritornare in Fratelli D’Italia, alla mia casa madre.
Il Consigliere Comunale
Americo D’Elia