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Fawzia Amin, la testimonianza dopo il rapimento da parte dell’Isis: “Ci hanno costretto a mangiare carne di bambini”

Un inferno durato 14 anni: rapita all’età di nove anni da parte dei terroristi dell’Isis, è stata venduta per cinque volte a uomini che l’hanno violentata ripetutamente e obbligata a mangiare carne di bambini

Una storia drammatica. Un vero e proprio inferno dal quale Fawzia Amin è uscita solo grazie alle Forze di Difesa israeliane che l’hanno liberata da un sequestro durato 14 anni. Fawzia è stata rapita quando aveva solo nove anni, ha subito indicibili violenze, è stata stuprata ripetutamente e durante il sequestro l’hanno obbligata a mangiare carne di bambini. Adesso, finalmente, è stata liberata da quell’inferno e ha potuto riabbracciare la sua famiglia.

Il rapimento di Fawzia

Era agosto del 2014. Fawzia Amin Sido veniva rapita all’età di nove anni dall’Isis. Da quel momento ha subito inimmaginabili violenze. Venduta per cinque volti ad uomini che l’hanno stuprata ripetutamente. Torturata. Costretta per anni ed anni a subire trattamenti inumani e degradanti.

Dopo la cattura, lei e uno dei suoi fratelli, Fawaz, sono stati costretti a prendere parte a una marcia forzata da Sinjar a Tal Afar, all’epoca controllato dallo Stato islamico. Il viaggio è durato tre o quattro giorni, durante i quali gli ostaggi non hanno potuto mangiare nulla.

Costretti a mangiare carne di bambini

All’arrivo a Tal Afar, come racconta Fawzia in un’intervista al The Jerusalmen Post, “Ci hanno detto che ci avrebbero dato del cibo. Hanno preparato del riso e ci hanno dato della carne da mangiare con esso. La carne aveva un sapore strano e alcuni di noi hanno avuto mal di stomaco dopo. Poi, quando abbiamo finito, ci hanno detto che quella era la carne dei bambini yazidi.

Ci hanno mostrato foto di bambini decapitati e ci hanno detto ‘Questi sono i bambini che avete mangiato ora’. Una donna ha avuto un infarto ed è morta poco dopo. Anche le madri di questi bambini erano lì. Una madre ha riconosciuto il suo bambino dalle sue mani”. Una storia agghiacciante che lascia senza fiato.

L’inferno di Fawzia

Fawzia è stata detenuta per nove mesi in una prigione insieme ad altre 200 persone, tra donne e bambini. Alcuni bambini sarebbero morti nella prigione bevendo acqua contaminata. Molte ragazze venivano periodicamente prese dai rapitori dell’Isis e stuprate. Dopo 9 mesi Fawzia, insieme ad altre quattro ragazze, è stata spostata in un altro edificio e comprata da un uomo, Abu Mohammed al-Idnani.

Tutte costrette forzatamente a convertirsi all’Islam. Fawzia è stata violentata all’età di 10 anni. È stata venduta addirittura per cinque volte, fino ad arrivare nelle mani di un combattente jihadista di Gaza, Abu Amar al-Makdisi. Per tutto il resto della sua vita ha vissuto sotto le grinfie dei terroristi dell’Isis, fino a quando non è stata portata a Gaza dov’è stata sequestrata e schiavizzata fino al giorno della sua liberazione, avvenuta grazie alle Forze di Difesa israeliane.