Meloni: “Per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale italiano”
Un momento internazionale molto difficile. L’Occidente deve restare unito, ogni spaccatura ci indebolisce e avvantaggia i nostri avversari, quelli che vogliono sovvertire il nostro sistema di valori. Dobbiamo restare compatti. Dalla situazione geopolitica internazionale, alle misure sul contrasto al caro bollette; dall’abolizione delle follie green dell’Ue fino alle riforme che servono all’Italia: l’intervista a tutto tondo al Presidente Giorgia Meloni, ospite di XXI secolo in onda su Rai1.
Dalla parte dell’Occidente
“Per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale italiano e credo che sia nell’interesse nazionale italiano evitare qualsiasi possibile frattura all’interno dell’Occidente, perché le divisioni ci renderebbero tutti quanti più deboli. Questa è la ragione per la quale in un momento in cui ovviamente c’era molta emotività ho chiesto un incontro per parlarsi in modo franco di come si vuole affrontare la guerra in Ucraina, ma in generale diciamo le grandi sfide che Europa, Stati Uniti e l’Occidente hanno di fronte.
Credo che alla fine, al di là di quello che può sembrare, i toni diciamo danno l’impressione che le posizioni siano molto distanti, ma in realtà non lo sono, perché l’obiettivo è un obiettivo condiviso. Alla fine tutti condividono lo stesso obiettivo: portare pace in Ucraina. Una pace giusta, portare una pace stabile, duratura, definitiva, e quindi la questione centrale è come si fa a costruire una pace che preveda tali garanzie di sicurezza per l’Ucraina da fare in modo che non possa tornare la guerra e questo serve a tutti”, ha detto il Presidente Meloni.
Non manderemo i soldati italiani in Ucraina
“L’opposizione mi accusa di qualsiasi cosa. Penso che facciano correttamente il loro lavoro, anche se forse in un momento come questo un po’ dispiace che si preferisca sempre la polemica fine a sé stessa. Quando scoppiò la guerra in Ucraina e io ero a capo dell’unico partito all’opposizione governo Draghi, il governo poteva contare sul nostro contributo, sul nostro aiuto, ci sono dei momenti nei quali non c’è bisogno di fare polemica per forza.
Vorrei chiedere all’opposizione se quando dicono che l’Italia deve stare senza se e senza ma dalla parte dell’Europa, perché poi al di là degli slogan ci sono le scelte, l’Italia deve stare senza se e senza ma dalla parte dell’Europa, come se gli Stati Uniti non fossero i nostri alleati, ma va bene, però vorrei sapere se questo significa anche che dovremmo mandare i soldati italiani in Ucraina, come fa la Francia, perché ripeto gli slogan sono bellissimi, dopodiché però agli slogan seguono delle scelte”, ha proseguito Giorgia Meloni.
Ci schieriamo sempre e solo dalla stessa parte: quella dell’Italia
“Sui dazi il nostro interesse è completamente opposto diciamo a quello che sta dichiarando Donald Trump, poi vedremo che cosa accadrà nei fatti, anche se io sono convinta che in realtà quello che può produrre l’avvio di dazi con una risposta europea, cioè una guerra commerciale, non convenga in realtà a nessuno, non conviene neanche agli Stati Uniti, però su questo ci possono essere punti di vista differenti.
Gli Stati Uniti pongono da molto tempo, e non hanno cominciato con Donald Trump la questione di un surplus commerciale, quindi un disavanzo commerciale, ma io credo che si possa risolvere in modo positivo, che si possa risolvere con degli accordi piuttosto che avviando diciamo un’escalation ed è uno dei temi ovviamente che affronterò, in parte ho già affrontato con il Presidente degli Stati Uniti, che penso l’Europa affronterà e sta affrontando col Presidente degli Stati Uniti per capire come questa questione del disavanzo commerciale si possa risolvere in realtà in maniera positiva piuttosto che in modo oppositivo”, ha dichiarato in merito ai dazi il Presidente Meloni.
Per la prima volta investimento estero da 40miliardi
“Per la prima volta nella storia un Presidente degli Emirati Arabi Uniti è venuto in visita di Stato in Italia. Nell’ambito di questa visita sono state gettate le basi per un piano di investimenti molto ampio, gli Emirati Arabi Uniti e Sheikh Mohammed hanno dichiarato la loro volontà di voler investire in Italia circa 40 miliardi di euro. Per dare la dimensione dell’investimento, le nostre leggi di bilancio – quando va bene – si aggirano intorno ai 30 miliardi. Abbiamo fatto la scelta di concentrare buona parte di queste intese sulle materie che saranno più strategiche nei prossimi anni, data center, intelligenza artificiale, esplorazione dei fondali marini, materie prime critiche, spazio, quindi tutte le materie che diciamo che definiranno anche il peso specifico a livello geopolitico delle nazioni nel mondo sono anche previste a questi accordi. Dopodiché, che cosa cambia per gli italiani?
Leggevo un articolo sulla stampa secondo il quale per alcuni economisti questi accordi potrebbero portare a un aumento del fatturato di circa il 30% per le aziende coinvolte e fino a 100 mila posti di lavoro in Italia, che più o meno è quello che io cerco di dire sempre, cioè che la politica estera è la politica interna e che ogni accordo che sigli, ogni viaggio che fai, se hai questo punto di vista, se lo vuoi fare concretamente, apre opportunità per le nostre imprese e aprire opportunità per le nostre imprese vuol dire chiaramente posti di lavoro, ricchezza, benessere e quindi sono contenta che questo lavoro molto faticoso che abbiamo fatto in giro per il mondo poi torni in contributi concreti per la crescita italiana” ha spiegato Giorgia Meloni sull’intesa da 40 miliardi con gli Emirati Arabi Uniti.
L’Italia resta stabile
“L’economia italiana tiene, e tiene perché in questa incertezza internazionale abbiamo delle certezze a livello nazionale cioè una stabilità a livello nazionale che ci aiuta da questo punto di vista anche ad attrarre investimenti, ma la situazione è una situazione sicuramente complessa. L’Istat rivede in positivo la crescita dell’Italia, sono stata particolarmente contenta del dato sulla crescita del settore agricolo più 2 per cento insomma sono ambiti che ci danno delle soddisfazioni ma ci sono dei problemi strutturali che vanno affrontati e risolti e ci stiamo lavorando ma sono molti perché sono stati trascinati per qualche decennio il divario tra Nord e Sud”, ha proseguito Meloni.
3 miliardi per il contrasto al caro bollette
“Abbiamo investito 3 miliardi in una situazione emergenziale per andare incontro alla difficoltà delle famiglie e delle imprese: abbiamo stanziato 1 miliardo 600 milioni per le famiglie 1 miliardo 400 milioni per le imprese che cosa portano queste risorse per le famiglie significa per i redditi con ISEE fino a 25 mila euro un contributo di 200 euro nel prossimo trimestre se ne fanno richiesta Questo è importante perché bisogna presentare l’ISEE all’INPS, che non arriva automaticamente.
Inoltre, abbiamo prorogato di due anni l’obbligo previsto per i vulnerabili di passare al mercato libero, che era uno degli altri tanti regali che ci sono stati fatti dalle decisioni dei nostri predecessori. Per le società abbiamo stanziato 600 milioni per le per le imprese energivore e 800 milioni per le piccole e medie imprese tagliamo gli oneri di sistema ci sarà ci dovrebbe essere un beneficio sulle bollette intorno al 20 per cento”, ha chiarito Meloni sugli interventi disposti in materia di contrasto al caro bollette.