L’assessore Marroni spieghi urgentemente e nei dettagli con quali criteri sia stata messa in atto l’operazione per l’acquisizione del magazzino da utilizzare come deposito di farmaci a Calenzano. È l’ennesimo caso di spreco della sanità regionale, una vera ‘eccellenza toscana’. Mi riferisco all’operazione che avrebbe messo in atto l’Estav per acquisire un capannone a Calenzano da adibire a deposito di farmaci, costato una cifra complessiva che si aggira intorno ai 20 milioni di euro, e ancora inutilizzato per problemi di statica e sismica. Un vero ‘pacco’ comprato con i soldi pubblici: 21 milioni di euro sborsati senza nemmeno sapere cosa si compra e per di più inabissandosi in contenziosi legali che fanno lievitare tempi e costi. Per di più per il magazzino, inagibile, Estav continua ad utilizzare il vecchio capannone, con un conseguente ulteriore aggravio di spesa. E’ un po’ come se qualcuno acquistasse una casa senza nemmeno verificare prima la sua agibilità. Ci aspettiamo che l’assessore faccia chiarezza senza lasciare dubbi sull’operazione ammettendo che ci sia un modo razionale per spiegare questa sciagurato spreco di denaro dei cittadini. Sulla vicenda, presenteremo un’interrogazione urgente: vogliamo andare fino in fondo, perché è una questione troppo simile ai casi degli immobili Asl acquistati dalla Regione in via Ponte di Mezzo, via Garbasso e via Salvanti, quest’ultimo proprio a Calenzano. Ancora una volta la Regione gioca a Monopoli: invece di continuare col vizietto di comprare immobili di dubbia utilità e di costi certi per i contribuenti toscani, impieghi le risorse per migliorare l’efficienza della sanità regionale.